lunedì 2 gennaio 2023

INCONCILIABILITÀ TRA FEDE CRISTIANA E MASSONERIA: PAROLA DI JOSEPH RATZINGER!

 



Cari amiche/i, bloggers e semplici curiose/i, Buon 2023!

la dipartita di papa Benedetto XVI mi rammenta un documento elaborato dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede il 26 novembre del 1983, quando l’allora cardinale Joseph Ratzinger ne era prefetto cioè custode dell’ortodossia cattolica, carica che assunse nel novembre del 1981 fino all’aprile del 2005.

Ecco, di seguito, il documento pubblicato dal sito ufficiale del Vaticano.

https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19831126_declaration-masonic_it.html

                                                                    


Con quel documento, la presa di posizione della Santa Sede nei confronti delle associazioni massoniche rimane di una limpidezza cristallina e non dà adito a interpretazioni, poiché non fece altro che confermare le precedenti condanne dei pontefici della Chiesa cattolica nei confronti dell’Istituzione massonica e dei suoi aderenti:

Le iscrizioni alle associazioni massoniche sono proibite dalla Chiesa e i fedeli che vi si iscrivono sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione”.

Dopo la pubblicazione di questo documento, il cardinale Ratzinger fu interpellato dai giornalisti che chiedevano chiarimenti nel merito e il custode dell’ortodossia cattolica ribadì, a voce, quanto era stata scritto nero su bianco dalla Congregazione:

Rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche. I loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa: perciò l’iscrizione alla Massoneria rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione”.

                                                                   


Come ho detto, bisogna andare indietro nei secoli per trovare le motivazioni della inconciliabilità tra fede cristiana e Massoneria, partendo da quando, il 28 aprile del 1738, papa Clemente XII (al secolo Lorenzo Corsini) vide nella Massoneria la riedizione della “follia” dei Templari il cui Ordine, è bene ricordare, fu soppresso in maniera perpetua da papa Clemente V e furono scomunicati quanti avessero portato ancora il nome o indossato l’abito e il mantello templare dopo la soppressione.

                                                              

Clemente XII ufficializzò con la Bolla In Eminenti la scomunica verso coloro che erano affiliati alla “Libera associazione muratoria” a causa del vincolo di segretezza che ammanta l’Ordine massonico e per i principi di tolleranza religiosa professati nelle logge dove si trovavano affratellati cattolici, cristiani protestanti ed ebrei. Come è notorio, infatti, una delle regole principali osservate dai massoni è quella di non trattare né di discutere di religione all’interno delle logge durante i “lavori” massonici. Poi ordinò persino ai vescovi di procedere contro i massoni in quanto persone sospette di eresia, dichiarando che “dare il nome alla Massoneria” equivale ad incorrere in una “pravitatis et perversionis notam”, cioè “macchiarsi dell’infamia di malvagità e perversione”.  Cinquantadue anni dopo, Papa Benedetto XIV (al secolo Prospero Lambertini) ribadì la precedente scomunica ai massoni e alla Massoneria e dopo di lui, a ruota, lo fecero anche altri pontefici regnanti come Pio VII, Leone XII, Pio IX, Leone XIII e Pio X. Nel 1839, la Congregazione della Fede dichiarò inoltre che “nella scomunica va compresa anche la Massoneria nord-americana” che è notoriamente filo-cristiana.

                                                                     


 Tra le tante considerazioni di inconciliabilità tra cristiani e massoni rimane chiaro il differente approccio per raggiungere a conoscere la Verità ultima. Per i primi proviene solo attraverso un atto di fede nei confronti delle Sacre Scritture, per i secondi, invece, attraverso un processo di conoscenza che va oltre i paletti delle fedi. Non è un caso quest’ultimo approccio derivi dal pensiero gnostico già condannato dai Padri della Chiesa nei primi secoli del cristianesimo. La Chiesa cattolica poi dà un peso rivelante alla comunione delle genti credenti che, insieme, formano il gregge dei fedeli, la massoneria invece predilige una ricerca individuale della Verità da parte dei soli iniziati.


                                                                       


Un altro punto di differenza è il concetto di Dio. Per la Chiesa cattolica, Dio, creatore delle cose visibili e invisibili, si è fatto parola e si è manifestato agli uomini sia nell’Antico che nel Nuovo testamento, per la Massoneria, Dio è il Grande Architetto dell’Universo, un Demiurgo costruttore e regolatore, nascosto ai più, che, come la Verità, si presenta agli iniziati sotto forma di allegorie e simboli, un occhio o un orecchio al centro di un triangolo luminoso. Nel monoteismo massonico, ciascun muratore è libero di vedere nel Grande Architetto dell’Universo una sua personale forma di divinità, non essenzialmente uguale a quello delle tre religioni rivelate: ebraismo, cristianesimo, islamismo.      

                                                                 


                                                                     
La Massoneria Universale e la Chiesa Cattolica (cattolico significa universale) un punto comune, comunque, ce l’hanno: entrambi sono portatrici di un messaggio mondiale, universale, senza confini, di fratellanza e di pace tra tutti gli uomini.