martedì 29 dicembre 2009

LEO TAXIL, IL DOCUMENTO DI CHINON E IL TARLO DELLA PAZZIA



Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

passato il Santo Natale, ci accingiamo ad entrare nel nuovo Anno. Mi auguro che lo vivremo con più felicità ed allegria di quelle che abbiamo dimostrato fino ad ora. Negli ultimi tempi, infatti, l’atmosfera in Italia si è un po’ surriscaldata. Non è superfluo ricordare le sciocche aggressioni al capo del governo e al pontefice regnante da parte di persone squilibrate che sono il termometro di una situazione che, secondo me, è a dir poco inquietante.
Lo squilibrio mentale è particolarmente invasivo anche quando si tratta e si parla di Templari.
C’è chi a 75 anni si definisce, anzi si ritiene legittimo Gran Priore dell’Ordine del Tempio, c’è chi aspetta l’adunata cavallerizza per riconquistare Gerusalemme (ma non gli hanno detto se la riunione si terrà in quella terrestre o in quella celeste). C’è chi, messa in soffitta la divisa di generalissimo ed indossando il meno decorato mantello di Super-Neotemplare che è in vendita in via Lanza, con la stessa sicumera con la quale ha scritto in un sito che un funzionario dello Stato, condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa, è vittima dei giudici di Palermo (lui lo conosce bene, lui ci ha lavorato insieme gomito a gomito), afferma in internet che il popolo ebraico sarebbe in cerca della propria identità (!). Trovo scandalosa e offensiva questa affermazione. Ho chiesto autorevole parere ad un importante esponente della Comunità Ebraica che mi ha confermato la sconcezza di tale frase. Ma buttiamola sul ridere, sta arrivando l’anno nuovo, sarebbe inutile dare troppo peso ai mestatori di professione e agli ignoranti.
Come ho recentemente ribadito in una conferenza, i Gran Cancellieri rimangono Gran Cancellieri, i Gran Cancellari, non so spiegarmi il perché, ma nove su dieci sono esponenti di quelle associazioni neotemplari che si spacciano per Priorati o Ordini!
Ma non ci sono solo coloro che compiono azioni o fanno roboanti proclami. Dietro e sopra di loro ci sono anche i cattivi maestri. Nel nostro caso sono quasi sempre ben integratati all’interno di gruppi che vivono in osmosi con la cattiva politica ma non voglio tediarvi troppo con questi discorsi.
Sono tantissimi coloro che mi chiedono novità sul mio prossimo libro dedicato all’eresia dei Templari e alcuni mi domandano perché, quando tratto della pergamena di Chinon, scrivo che è stata “scoperta”, usando le virgolette.
Ai primi dico che ci saranno molti argomenti interessanti e che saranno affrontati con dovizia di particolari, a partire del fatto che vi dimostrerò che il presunto ritrovamento della pergamena non ha come scopo la riabilitazione dei Templari bensì quella di Clemente V, una vera mistificazione della storia. Poi tratterò dell’eresia dei capi dell’Ordine (argomento che ho già esposto in varie trasmissioni televisive e radiofoniche), che è stata propria di quelle famiglie nobiliari europee che, imparentate tra di loro, costituirono la dinastia del Sang Real. Infine svelerò l’ubicazione di una piramide, in Europa, che è stata custodita dai nostri cavalieri dopo la Settima Crociata e di cui nessuno ha finora mai parlato.
E vengo al secondo argomento, lasciando a voi tutti questo spunto di riflessione e anticipando alcuni estratti del mio prossimo libro.
Come tutti ben sapete, il 13 settembre del 2001, la dott.ssa Barbara Frale dice di aver trovato nei fondi dell’Archivio Segreto Vaticano un documento che, secondo lei, “rivoluziona la storia dell’Ordine”. Il documento è detto “Pergamena di Chinon” e, in “Dossier: i nuovi Templari”, l’ho catalogato come prova innocentista.
Il preambolo è semplice: si tratta di un’inchiesta svolta da tre cardinali alla cui testa si trovava l’eminenza Frèdol, nipote di papa Clemente V. I tre avevano avuto mandato di Clemente V per interrogare il Gran Maestro De Molay e gli altri dignitari del Tempio nelle carceri di Chinon, per verificare se le accuse mosse da Filippo ai Templari fossero più o meno vere.
E’ risultato che erano vere, in special modo il rito dello sputo sulla croce, fatto all’atto dell’iniziazione. Avendo chiesto umilmente il perdono della Chiesa ed avendo invocato l’assoluzione papale per aver praticato quegli atti blasfemi, che erano stati “compiuti con la bocca e non con il cuore” e secondo antiche tradizioni che vigevano nell’Ordine, Clemente V, come era uso per gli eretici che chiedevano il perdono delle colpe, concesse a De Molay e fratelli l’agognata assoluzione. Per questo motivo, non sarebbero stati bruciati sul rogo ma avrebbero trascorso in carcere il resto delle loro vita. In sostanza, quindi, Clemente V, nel 1308, concede loro la grazia perché si sono pentiti.
State bene attenti: non si dice da nessuna parte, in quel documento o in documenti successivi, che le accuse di eresia sono false o sono una montatura del re francese per impossessarsi dei beni dei Templari (che poi andarono agli Ospitalieri). Anzi è vero il contrario. Nella Bolla di scioglimento dell’Ordine che è datata 1312, Clemente V dice chiaramente ciò che pensa. Decide di affermare, anzi, di riaffermare che Filippo IV il Bello si era mosso contro i Templari perché seguiva scrupolosamente la sua indole di re cristiano. Ma vediamo cosa scrive papa Clemente V nel preambolo della bolla di scioglimento dell’Ordine Templare:
Ma poi il nostro carissimo figlio in Cristo, Filippo, illustre re dei francese, cui erano stati rivelati gli stessi delitti, non per febbre di avarizia,- non aveva infatti alcuna intenzione di rivendicare o di appropriarsi dei beni dei Templari; nel suo regno li trascurò, tenendosi lontano da questo affare -ma acceso dallo zelo della vera fede…
Nonostante Clemente V abbia scritto di suo pugno questo documento storico, la dott.ssa Frale, insiste nel dire, a momenti alterni, che i Templari furono giudicati innocenti da papa Clemente e che il processo fu montato da re Filippo per una questione di crapula. A parte il fatto che, come avete potuto leggere, è il papa in persona che “scagiona” Filippo da questa accusa. E poi, come ho detto, il documento di Chinon parla dell’assoluzione papale dopo che i dignitari del Tempio si erano pentiti, cioè avevano ammesso la loro colpa.
Ma come mai, mi chiedo e vi chiedo, si da tanto spazio ad una lettura distorta dei fatti storici?
C’è qualcosa di altro che vorrei portare alla vostra attenzione e che riguarda proprio la “scoperta” del documento di Chinon.
Io ho scoperto che nel 1888 lo scrittore Leo Taxil, al secolo Gabriel Jogand Pagès, propose il contenuto di quel documento nella sua monumentale opera “La storia segreta della Massoneria”. Quindi Taxil non solo ne era a conoscenza ma lo aveva persino letto, era infatti un protetto di Papa Leone XIII.
Taxil scrive alle pagine 787-788, sul finire del secolo XIX:
[…] la missione di Clemente non istando nel fatto di castigare uomini colpevoli ma di distruggere un Ordine corrotto, vuol conoscere l’Ordine stesso ed interroga il Gran Maestro e i principali graduati, come i Gran Priori di diverse province di Francia […] e dei paesi trasmarini. E quelli, cui dall’età e dalle infermità non è permesso di venire da lui, li fa interrogare dai prelati da lui stessi designati. Si leggono a ciascuno di questi accusati le confessioni fatti dai suoi coaccusati perché ne riconosca la Verità o perché dica qual passione detestabile ha potuto menare tanti cavalieri del Tempio a proferire contro il loro Ordine tali calunnie. Ma invece di contraddirsi tutti confermano. Gran Maestro e Gran Priori e semplici cavalieri ripetono dappertutto le stesse confessioni […] hanno confessato segretamente i loro delitti e ne hanno domandato l’assoluzione. E supplicavano il Sovrano Pontefice di riconciliarli con la Chiesa”.
In questo passo, come potete vedere, Taxil sta illustrando il documento di Chinon e la ricognizione operata dal Cardinal Frèdol dietro impulso di papa Clemente V che vuol vederci chiaro sull’affaire Templari.
De Molay e Gran Priori confessano, anzi “confermano” di aver praticato riti blasfemi, chiedono il solenne perdono a Clemente V che, puntualmente, arriva nel 1308, anche se nel 1312, come nel suo pieno diritto, ci ripensa e decide di abolire l’Ordine, lasciando che i suoi capi siano bruciati sul rogo due anni dopo come eretici che non si sono ravveduti.
Posso chiedere alla dott.ssa Frale se sia al corrente che la sua rivoluzionaria “scoperta” non è una scoperta?
E posso chiederle anche perché, se è così convinta che i Templari non fossero eretici, abbia scritto il 21 agosto del 2008, sulle pagine dell’Osservatore Romano, questa frase di chiaro significato “[…] ma i templari non erano affatto diventati eretici in massa”. Allora, secondo la dottoressa Frale, una parte di loro lo era?
Non è la prima volta che l’archivista, che lavora presso l’Archivio Segreto Vaticano, espone due pensieri contrastanti. Non me ne voglia la dottoressa, non ho intenzione di fare polemica con siffatta personalità ma debbo constatare che ha esposto due pensieri contrastanti anche domenica 19 luglio del 2009, questa volta sulla pagine di Repubblica, a proposito dei Catari.
La dottoressa Frale scrive: “I catari si raccoglievano intorno ad un gruppo di asceti (detti perfetti) i quali avevano indubbiamente virtù eroiche; vivevano secondo l’ideale della povertà evangelica, praticavano la castità assoluta e lunghi digiuni per mortificare la carne, si dedicavano completamente alla predicazione…”.
Fin qui tutto bene, tutto giusto, è tutto vero quello che narra la dott.ssa Frale ma poi alcune righe più in là, la stessa scrive: “I vescovi che erano passati al catarismo avevano cambiato dottrina ma senza rinunciare alle terre, ai cavalli e alle tantissime ricche prebende del loro status di vescovi cattolici, il nuovo credo li sollevava delle lunghe liturgie previste dal cattolicesimo, dall’onere di visitare le diocesi, di fare digiuni, di praticare le cure delle anime…
Come vedete, nello stesso articolo, ci sono due affermazioni della dott.ssa Frale riguardanti il “digiuno” che si contraddicono a vicenda ma non solo.
La dott.ssa Frale forse dimentica che i catari definivano la Chiesa di Roma “la Sinagoga di Satana”. A questo punto, mi piacerebbe chiederle se, secondo il suo autorevole parere, i catari avessero ragione o meno a definire in questo modo la Chiesa di Roma, visto che, come Ella scrive, vivevano secondo l’ideale di povertà evangelica e visto che, aggiungo io, furono sterminati da una Crociata voluta da papa Innocenzo III…
Che dite, amici, bloggers e semplici curiosi: la dottoressa Frale mi darà del pazzo o si lancerà contro di me durante le mie affollate conferenze?


Michele Allegri

mercoledì 25 novembre 2009

TANTE NOVITA' SOTTO L'ALBERO... DI GRACELAND



Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

ringrazio tutti coloro che mi chiedono di presentare le mie due ultime novità librarie, “Elvis e il Priorato di Sion” e “Io sono ciò che mangio”. Ho constatato che c’è un vivo interesse per questi due argomenti, anche da parte di persone che hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese e alle quali va il mio pensiero solidale. Per questo motivo, in accordo con la casa editrice, ho disposto l’applicazione di un forte sconto durante le presentazioni dei libri e tramite la vendita diretta dal sito dell’editore:

www.italianova.net

Affrettatevi, quindi, ad acquistarli perché le prime edizioni stanno per terminare.
C’è da dire che incontrare centinaia di lettori durante le conferenze, ricevere lettere di apprezzamento anche dall’Australia, dall’Inghilterra, dagli USA e persino da giornalisti dell’isola di Malta, mi riempie il cuore di gioia. Il contatto con il pubblico è sempre significativo per chi scrive ma le mie forze e le mie risorse economiche, ahimè, sono alquanto limitate e quindi non potrò essere presente dovunque mi venga richiesto. Per ovviare a queste difficoltà, a grande richiesta, prossimamente mi potrete vedere, in prima serata… comodamente seduti sul sofà di casa vostra… :-)

Sono tanti anche coloro che mi chiedono quando usciranno novità sull’Ordine del Tempio. Vi anticipo che da alcuni giorni ho terminato di scrivere una nuova opera che viene incontro alle molte richieste che ho avuto. Non ho voluto trattare di argomenti ameni che fanno sbellicare dalle risate il grande pubblico, tipo il ritrovamento delle impronte delle code di pangasi marci sul telo della Sindone con le scritte di greco-latino-arabo-cinese del pescivendolo che assicurava che erano fresche. Quelle ridicole letture le lascio ai Legionari della Legionella!
Nel mio nuovo libro ci sarà, invece, un’esposizione snella e chiara sulla natura dell’eresia dei Templari ma c’è di più. Svelerò al grande pubblico un luogo legato all’Ordine del Tempio e al Priorato di Sion di cui nessuno ha mai parlato prima d’ora.

Vi do la notizia che un importante quotidiano nazionale mi ha dedicato un’intera pagina del suo giornale, mettendo in evidenza il mio significativo successo in Italia. E’ un bel riconoscimento!
So benissimo che ci sono alcuni personaggi che, legati tra di loro da un sottile filo sgualcito, provano con tutti i mezzi a scalzarmi ma vorrei ricordare a queste “brave” persone che la loro azione è e sarà sempre inefficace perché ho dalla mia parte tutti che coloro che hanno a cuore la Verità. Più avanti, pubblicherò l’articolo per intero.
Visto che sono entrato nel vivo di questo argomento, ne approfitto per salutare l’ottimo Maurizio Decollanz, giornalista di punta di Odeon tv e celebre conduttore della trasmissione Rebus - Questioni di conoscenza. Decollanz, che nelle sue inchieste si muove solo alla ricerca della Verità, qualunque essa sia, ha voluto darmi una testimonianza concreta del suo sostegno attraverso il suo blog dedicato al suo progetto Nautilus, che invito tutti voi a visitare. Le puntate di Rebus, dedicate ai Templari e agli Ospitalieri, mi hanno dato modo di spiegare che la Storia non può essere piegata ad interessi di parte e so che il pubblico ha più che apprezzato questa mia posizione.

Ci sono altre novità gustose. Ne ricordo brevemente due. E’ in vendita nei migliori ipermercati il Vino dei Templari prodotto da alcuni coltivatori della Lucania. L’ho assaggiato ed è molto buono.
Un nuovo Templare, invece, mi segnala l’apertura di un birrificio dedicato all’Ordine, mi pare nel centro Italia. Sarà inaugurato il mese prossimo da un attore di parrocchia, nome d’arte “Vecchio Goliarda”, un passato da teatrante con barba posticcia ed un avvenire meno radioso di gran cancellaro dell’ennesima associazione neotemplare.
A lui e ai suoi amici il mio più sentito Prosit!
Un’ultima nota di servizio. Questo blog che, come ben sapete, non è una testata giornalistica e sul quale compaiono sempre e solo miei interventi sotto forma di post, nei prossimi giorni, subirà alcune modifiche di forma.
Intanto vi mando un grandissimo abbraccio.

Michele Allegri

venerdì 16 ottobre 2009

ECCO LE NOVITÁ…

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

eccomi arrivato a fare il punto della situazione, come molti mi avevano chiesto.
Ho letto con piacere i vostri interventi all’ultimo post. Se volete avere da me delle risposte ai vostri quesiti, non dimenticatevi, però, di scrivermi a templarcenter@libero.it

Un nuovo templare, per esempio, mi ha chiesto se permane ancora oggi la scomunica di Papa Clemente V nei confronti di chi indossa l’abito e porta il nome dei Templari, come è prevista dalla Bolla Vox in Excelso.
La risposta è sì, la scomunica permane. Mi è stato confermato da autorevoli professori universitari di diritto ecclesiastico. Infatti:
La scomunica è prevista nel vigente Diritto Canonico, promulgato da papa Giovanni Paolo II nel 1983. Questo codice sostituisce il precedente Codex del 1917. Tutti gli istituti di diritto penale canonico trovano applicazione anche relativamente alla pena della scomunica”.
Se uno ci tiene ad essere un buon cattolico, quindi, o smette di usare quegli abiti oppure si dovrebbe astenere da ricevere i sacramenti, o di celebrarli, qualora sia un sacerdote!

Lunedì 12 ottobre, nel più grande teatro di Milano, sono stato invitato da un importante consesso di studiosi (il direttore di un mensile di storia e un professore universitario), per commemorare la data del 13 ottobre del 1307.
E’ stata un’importante occasione per dimostrare a tutti, con documenti alla mano, come l’Ordine del Tempio sia stato abolito dalla volontà di Papa Clemente a causa dell’eresia che vi abitava fin dalle origini. I relatori sono stati concordi con me sul fatto che i Templari, sputando sulla croce, non potevano ritenersi soldati pronti a dare la vita per il Cristo, come certa storiografia revisionista vorrebbe far credere.
Grazie al documento di Chinon, infatti, oggi sappiamo che le accuse di eresia mosse da re Filippo contro l’Ordine del Tempio erano vere. Infatti, fu il Maestro De Molay a confessare al cardinal Frèdol che era tradizione dell’Ordine sputare sul crocifisso al momento dell’ammissione nel Tempio. L’idolo che i Templari veneravano, la testa barbuta e orribile che “faceva germogliare gli alberi”, è un altro aspetto di quella religione pagana e totemista che era celebrata nel segreto dei Capitoli. Il Bafomet non c’entra nulla con la Sacra Sindone e quel telo di lino, che è stato fabbricato nel Medioevo, come ha confermato nel 1988 il cardinal Balestrato, non è l’immagine di Gesù.
Comunque sia, ognuno è libero di formulare una teoria.
Per chi voglia approfondire questo aspetto, può trovare sul web l’intervento dell’esimio prof. Luciano Canfora, il massimo esperto di filologia classica in Italia, che stronca l’ipotesi che la Sindone possa risalire a un periodo anteriore al 70 d.C.

Sto per presentare Elvis e il Priorato di Sion in un talk-show televisivo. Ci saranno interessanti domande e cercherò di chiarire molti aspetti oscuri di quest’antica società segreta e i molti misteri che avvolgono la vita del cantante.
Vi terrò informati su tutte le interviste che usciranno. Intanto, il libro ha quasi terminato la sua prima edizione.

Anche “ Io sono ciò che mangio” va molto bene. Circoli privati e istituzioni pubbliche m’invitano a presentarlo sui e giù per il Paese. Nel limite del possibile, cercherò di accontentare tutti.

Come sempre vi ringrazio.
Il vostro

Michele Allegri

giovedì 24 settembre 2009

CONOSCIAMO LA MASSONERIA, UNICA EREDE DELL'ORDINE DEL TEMPIO


Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

vi comunico che i miei ultimi due libri stanno andando bene e non sono solo i dati delle vendite a dirmelo: sono in molti a contattarmi per sottopormi domande, per approfondire argomenti e proporre commenti. Come molti hanno capito, sono libri che parlano alla gente, sono vivi e danno un nuovo impulso a conoscere e migliorare e ampliare le proprie prospettive.

Aggiungo una nota tecnica: qualcuno mi ha detto che il libro Elvis e il Priorato di Sion si trova spesso nel reparto musica e non nella saggistica storia-esoterismo&misteri. Effettivamente è così, alcuni librai preferiscono collocarlo nel reparto musica e quindi potreste trovarlo lì.

Oggi voglio prendere spunto da una conferenza che ho tenuto recentemente. Dalle domande del pubblico è emersa una notevole curiosità nei confronti della Massoneria perché, come saprete, sta per uscire anche in Italia il nuovo romanzo di Dan Brown, The lost symbol.
In questo post voglio quindi tratteggiare la storia della Massoneria e le sue caratteristiche principali, che molti sono interessati a conoscere, sentendo un resoconto imparziale ed obiettivo.


La Massoneria è un’organizzazione a carattere iniziatico e di mutuo soccorso” presente quasi in tutti i Paesi del mondo, persino nella Cuba di Castro, isola che vanta la presenza di ben 250 logge.
La loggia rappresenta il gradino di base della struttura massonica. Raccoglie non meno di trenta e non più di quaranta fratelli divisi in tre gradi: apprendisti, compagni d’arte e maestri. Essa è presieduta da un Maestro Venerabile e si riunisce in un “tempio”, addobbato secondo antiche regole.
La somma delle logge di una data nazione forma una Gran Loggia, che è governata da un Gran Maestro. In genere, ogni nazione ha una sola Gran Loggia. Ci sono, però delle eccezioni. In Italia, per esempio, sono presenti tre Gran Logge principali: il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia Regolare d’Italia.
Per entrare in Massoneria occorre essere presentati da un massone che abbia il grado di maestro, o essere figlio di un massone, e aver compiuto il ventunesimo anno d’età. Al profano “che bussa alla porta del Tempio”, com’è definito chi fa domanda d’ammissione in una loggia, la Massoneria chiede di possedere alcuni requisiti fondamentali: credere in un Essere Supremo ed essere una “persona libera e di buoni costumi”. Il profano è poi “tegolato”: su di lui i fratelli più anziani della loggia svolgono un’indagine, chiedendo al fratello che l’ha presentato particolari della sua vita passata, esperienze politiche e religiose e le sue visioni filosofiche ed esistenziali. Alla fine di quest’indagine, c’è una prima votazione che decide se ammettere il candidato a tre colloqui. Attraverso questi incontri, i massoni sondano la disponibilità del candidato a non approfittare dell’organizzazione qualora fosse ammesso, a verificare la sua conoscenza della storia della Massoneria e la sua capacità di far fronte alle capitazioni annuali (quota d’iscrizione). Durante questi confronti, inoltre, i massoni si accertano della predisposizione del candidato alle discussioni su temi esoterici e filosofici, che devono essere ispirate da una visione personale aperta, in grado di tenere conto delle opinioni altrui. Dopo i tre colloqui, avviene una seconda votazione. I massoni della loggia devono decidere all’unanimità per l’ammissione del “bussante”. Se è accettato, l’aspirante massone entra a far parte della struttura attraverso un’affascinante iniziazione rituale, che è preceduta dalla compilazione di un testamento spirituale nel quale il candidato, chiuso “nel gabinetto di riflessione” e posto davanti ad un teschio, una clessidra a del sale e al disegno di un gallo, risponde a tre quesiti riguardanti i suoi doveri verso l’Essere Supremo, la Patria e se stesso. Alla fine della cerimonia, il candidato promette solennemente “alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo” di non tradire gli ideali massonici, il segreto dell’iniziazione e di soccorrere i fratelli che si trovino in difficoltà.
In loggia è tassativamente vietato discutere di politica e di religione, sono in genere preferiti argomenti che possano elevare moralmente i membri della loggia e argomenti esoterici che vanno all’origine dell’uomo e dei simboli.
Il massone che voglia uscire dalla fratellanza, può “mettersi in sonno”. Egli non perde le sue caratteristiche iniziatiche né i suoi gradi ma smette solo di frequentare i lavori di loggia, che si svolgono una o due volte al mese. Fuori dalla loggia, i massoni si riuniscono in cene conviviali che chiamano agapi rituali o bianche.
Il massone che abbia raggiunto il grado di maestro e voglia perfezionarsi nell’Arte muratoria può partecipare ad alcuni Riti di Perfezione. I più diffusi nel mondo sono il Rito di York e il Rito Scozzese Antico e Accettato. Di quest’ultimo parla Dan Brown nel suo nuovo libro.


Il Rito Scozzese è strutturato in una piramide gerarchica di 33 gradi. Rappresenta quello che fu l’antica Massoneria Scozzese, creata, nel 1307, da alcuni Templari in fuga dalla Francia che, giunti in Scozia, aiutarono il principe Robert Bruce a sconfiggere gli inglesi nella battaglia di Bannockburn. Il Rito Scozzese ricorda proprio nel 30° il martirio dell’ultimo Gran Maestro dell’Ordine del Tempio, De Molay, morto sul rogo “per mano di re Filippo IV e di Papa Clemente V”. Il coordinamento della struttura del Rito Scozzese mondiale si trova negli USA ed è diviso in Circoscrizione Nord e Sud. Quest’ultima, che ha sede a Washington, è detta Madre del mondo (per quanto riguarda il Rito) e ad essa sono stati iscritti la maggior parte dei presidenti USA, come Gerald Ford, Ronald Reagan e George Bush senior.


Nel mondo esistono due tipi di Massoneria. Il primo è definito Circuito delle Obbedienze Dogmatiche, accetta solo persone di sesso maschile, fa capo alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, definita Madre del mondo dell’Ordine (la struttura base della Massoneria, i primi tre gradi massonici), nella figura del suo Gran Maestro il duca di Kent, cugino della Regina. Il secondo, invece, è definito Circuito delle Obbedienze Adogmatiche, accetta relazioni con logge femminili e fa capo al Grande Oriente di Francia, l’Obbedienza massonica continentale più numerosa d’Europa, cui hanno dichiarato di far parte alcuni autorevoli membri dell’attuale Governo francese.


In tutto il mondo si contano circa 5 milioni di massoni.


La data di nascita ufficiale della Massoneria speculativa è il 24 giugno del 1717, giorno del solstizio d’estate e di San Giovanni Battista. Fu il reverendo inglese Anderson a riunire le quattro logge di Londra e a redigere, nel 1723, le Costituzioni dell’Ordine, nelle quali fece riferimento a un’origine antichissima della Massoneria.

In effetti, il simbolismo massonico con la squadra, il compasso, il triangolo con l’occhio al centro e l’uso di paramenti quali i grembiulini, i guanti bianchi e il maglietto del Maestro Venerabile, fanno pensare ad una paternità medievale dell’Istituzione massonica. Si tratta infatti di simboli e addobbi usati dai franchi (cioè liberi) muratori, i membri delle Corporazioni degli scalpellini e dei tagliatori di pietra che, tra XI e XII secolo, costruirono cattedrali e chiese in tutta Europa. Committente principale di queste grandi opere architettoniche, in cui sono visibili elementi allegorici e simbolici di significato spesso oscuro, fu l’Ordine del Tempio di Gerusalemme che, sin da 1130, stabilì un contatto stretto con questa “cavalleria operaia”. Questa relazione è ben testimoniata dalla Cappella di Rosslyn, vicino a Edimburgo, che fu fatta costruire, nel 1450, dal nobile templare William de Saint Clair. Al suo interno, come ha recentemente ricordato Stuart Beattie, custode della Cappella, compaiono insieme sia simboli templari (croci sbavate, due cavalieri in groppa a uno stesso cavallo) sia massonici (squadre e compassi, stelle a cinque punte). Compaiono inoltre le due mitiche colonne Jackin e Boaz, presenti in ogni tempio massonico, che rimandano al racconto biblico della costruzione del Tempio di Salomone. Sia la Massoneria operativa medievale sia quella speculativa di epoca illuminista, infatti, serbano il ricordo della storia della costruzione del Tempio, che avrebbe custodito l’Arca dell’Alleanza. Secondo quanto narra la Bibbia, Salomone decise di costruire a Gerusalemme il tempio più imponente che fosse mai esistito. Il compito di progettarlo ed edificarlo fu affidato all’architetto Hiram, che impiegò novemila tra operai e muratori. Secondo una leggenda medievale, tre cattivi compagni, che volevano conoscere i segreti del maestro Hiram, si nascosero nel cantiere del Tempio, dove l’architetto era solito passeggiare a mezzogiorno, e lo assalirono nel tentativo di farlo parlare. Hiram si rifiutò di rivelare i segreti dell’Arte muratoria ed essi lo colpirono tre volte con tre attrezzi di lavoro: il primo lo colpì alla gola con una riga di ferro, il secondo al cuore con una squadra e il terzo sulla fronte con un maglietto. Hiram morì, i tre, detti “abominevoli”, lo seppellirono in un campo e dalla terra spuntò un’acacia.


Ancora oggi i massoni portano all’occhiello della giacca una spilla con una foglia d’acacia, per ricordare questo mito e riconoscersi tra di loro.


La Massoneria ha assorbito molti culti pagani ed eretici del passato, facendosi portatrice di una visione universale dello spirito religioso. In essa vivono gli afflati dello gnosticismo, dello zoroastrismo, dei culti orfici, dell’eresia giovannita, delle tradizioni misteriche degli antichi egizi, della misteriosofia dei Templari. A causa di ciò, i suoi adepti sono stati scomunicati da numerosi Pontefici sin dal 28 aprile del 1738, cioè da quando Papa Clemente XII scrisse l’enciclica In Eminenti e ordinò ai vescovi di procedere contro i massoni come persone sospette di eresia. La condanna della Chiesa cattolica non è mutata nel tempo, tanto che l’attuale papa, Benedetto XVI, quando ebbe l’incarico di Custode dell’ortodossia della fede, affermò che i massoni sono in stato di peccato grave e non possono accostarsi ai sacramenti.


La Massoneria ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo del pensiero moderno e nell’affermazione della democrazia, attraverso la propugnazione degli ideali di Libertà e di Uguaglianza. Ha ispirato numerose riforme nel Regno inglese, è stata vicina ad alcuni despoti illuminati del 1700 e massoni come Benjamin Franklin e George Washington hanno pianificato e realizzato la Rivoluzione Americana. Si può dire anche che abbia giocato un ruolo fondamentale nel nostro Risorgimento e nelle Rivoluzioni nazionali degli Stati dell’America meridionale. Secondo alcuni storici (ma il tema è ancora dibattuto) la Massoneria ha dato un impulso significativo anche ai primi accadimenti della Rivoluzione Francese, essendo Mirabeau e Danton due fratelli di loggia.



Tra i massoni più celebri del passato ricordiamo Voltaire, Mozart, Garibaldi, Napoleone, Walt Disney, l’astronauta Armstrong, Totò, Enrico Fermi, Sybelius, Salvatore Quasimodo, Salvador Allende e il presidente Roosevelt.



Michele Allegri

giovedì 16 luglio 2009

E-STATE...LEGGENDO!

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

vi scrivo per ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto i complimenti per i miei interventi sui Templari in televisione. Ho avuto occasione di parlare della loro eresia, della loro mission d'intelligence e della loro misteriosa genesi, legata ad alcune nobili famiglie francesi. Questi argomenti, tra l'altro, saranno oggetto del mio prossimo libro sui Templari... ma ve ne parlerò più avanti!

Voglio ringraziare tutti quelli di voi che stanno leggendo i miei due nuovi libri, ELVIS E IL PRIORATO DI SION e IO SONO CIO' CHE MANGIO, e li ringrazio anche per le domande che già mi stanno ponendo.
Per facilitarvi, vi ricordo che all'interno di ogni libro c'è il recapito cui potete leggere novità e scrivermi e cioè:

http://elviseilpriorato.blogspot.com - elvis.priorato@gmail.com

http://kronoalimentazione.blogspot.com - kronoalimentazione@alice.it


In relazione ad IO SONO CIO' CHE MANGIO, sono in molti a chiedermi come mai su alcuni sistemi informatici il testo compaia con un nome diverso dal mio e cioè Felice Grotta.
Vi confermo che NON SI TRATTA DI UN MIO PSEUDONIMO perchè il libro è firmato da me in persona, si tratta invece di un errore causato da una prassi editoriale.
La casa editrice ha dovuto comunicare con grande anticipo questa nuova uscita alla distribuzione e in quel momento nella scheda è comparso un nome errato!
Se qualche libraio dovesse avere un dubbio, ditegli pure che si tratta di me!
Per l'estate, tra l'altro, è proprio una buona lettura, perchè col caldo che ci attanaglia è meglio mangiare correttamente cibi a basso indice glicemico... E bere molta acqua!

Vi lascio dunque con ricette fresche e salutari e con il mistero di Elvis...

BUONA ESTATE A TUTTI!

Michele Allegri

lunedì 29 giugno 2009

AUT DISCE AUT DISCEDE

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

siamo arrivati al momento atteso: dal 9 luglio potrete trovare nelle librerie “Elvis e il Priorato di Sion” e “Io sono ciò che mangio”, manuale di autodifesa e autoapprendimento per tutti i consumatori, per comprendere il valore esoterico e biochimico dei cibi che mangiamo tutti i giorni. Anche nei piccoli gesti quotidiani come il nutrirsi, infatti, la Conoscenza è la chiave per vivere bene e per evitare le fregature e le sofisticazioni. Come dicevano i romani, AUT DISCE AUT DISCEDE, impara o perisci.
“Dossier i nuovi Templari”, “Elvis e il Priorato di Sion” e “Io sono ciò che mangio” sono tre libri che hanno questo comune denominatore: LA CONOSCENZA DELLA VERITA’.

Il libro su Elvis è divenuto improvvisamente di estrema attualità e in molti mi stanno interpellando per cercare di comprendere le cause e le circostanze della recente e dolorosa scomparsa di Michael Jackson, il Re del Pop. I giornali di tutto il mondo stanno tracciando un parallelismo tra la morte di Elvis e quella di Michael Jackson e la stessa “dietrologia” si sta ripresentando.
Persino L’Osservatore Romano, sorprendentemente, ha posto la domanda: “Michael Jakson sarà veramente morto?”, domanda che io stesso, insieme a milioni di fans, mi sono posto nel mio libro a proposito di Elvis.
Ci sono, in effetti, molte, moltissime, caratteristiche che accomunano il Re del Rock e il Re del Pop: l’umile nascita, un talento straordinario e una capacità unica di catturare il cuore e la mente della gente, l’uso di uno sfarzo regale e di movimenti dionisiaci sul palco, il circondarsi di una vera e propria “corte” e il ritrovarsi, ancora in giovane età (42 anni Elvis e 50 Michael Jackson) soli e tristi a ricorrere a dosi sempre più elevate di farmaci.
Quali farmaci poi? Secondo indiscrezioni, Elvis sarebbe morto per un cocktail di farmaci in cui predominava il Demerol. A distanza di più di 30 anni, lo stesso farmaco si ritrova sulla scena della morte di Jackson.

Entrambi sono morti in estate prima di un importante tour.
Altro fatto strano: come per Elvis, anche per Michael Jackson si parla di pesanti debiti, nonostante il loro tenore di vita prima della scomparsa non fosse certo modesto. (Sui giornali di tutto il mondo appare oggi la dichiarazione della “tata” di Jackson, che afferma di aver pagato tutte le spese quotidiane con la sua personale carta di credito!).
Da ultimo, non tutti sanno, forse, che i Jackson e i Presley sono imparentati: Michael ha infatti sposato la figlia di Elvis, Lisa Marie.
Con il libro “Elvis e il Priorato di Sion” ho cercato di cogliere e spiegare i retroscena di un mito moderno, nella sua ascesa e nella sua uscita di scena. Tutta la cronaca del 1977 su Elvis, che ho citato ampiamente, la potrete confrontare con quanto state leggendo oggi sul caso Jackson.

Prossimamente vi informerò più in dettaglio anche su “Io sono ciò che mangio”, che sta già riscuotendo un massiccio interesse, anche per la stagione estiva… che invita a leggere e mangiare meglio!

Avviso per tutti gli appassionati di Templari: non crediate che abbia abbandonato l’argomento! Ci sono grosse novità in arrivo anche per voi, storico pubblico!

Per il momento vi ringrazio e vi mando un caro saluto.

Michele Allegri

giovedì 21 maggio 2009

LA PAZIENZA PREMIA...ASPETTI 1 E PRENDI 2!

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

la pazienza premia davvero... se infatti avrete ancora la bontà di attendere qualche giorno, troverete in libreria 2 miei libri e non 1!
Il motivo dell'attesa sta proprio nel fatto che si sono accavallati i frenetici preparativi di entrambe le opere.
Presto vi darò notizie del nuovo arrivato, non temete!

Vi ringrazio tutti e vi saluto cordialmente :-)

Michele Allegri




giovedì 9 aprile 2009

IL 19 MAGGIO ESCE “ELVIS E IL PRIORATO DI SION”

Cari amici,

assieme alla casa editrice Italianova, mi sento di scusarmi con tutto il mio pubblico perchè l’uscita del libro “Elvis e il Priorato di Sion”, prevista dopo Pasqua, slitterà ancora un po’. Infatti, il libro sarà disponibile in tutte le edicole e le librerie d’Italia a partire da Martedì 19 Maggio.
Ricordate che, comunque, potete prenotarlo in libreria o richiederlo direttamente alla casa editrice (dal suo sito www.italianova.net) che vi farà uno sconto del 15% sul prezzo di copertina (che è di 15 euro).

L’imprevisto ritardo è dovuto a questi tre semplici motivi:

1. La casa editrice Italianova ha ricevuto un numero di prenotazioni del saggio superiori alle previsioni e persino alle richieste ricevute a marzo. Per questo motivo Italianova sta stampando molte migliaia di copie del libro per soddisfare al meglio le richieste di tutto il pubblico interessato all’argomento e di tutti i lettori che ci seguono da sempre e che ringrazio.

2. Ho dovuto integrare il testo con ulteriori informazioni sull’ultima tragica notte di Elvis, il 16 agosto del 1977. Le informazioni, che vanno a rafforzare la mia tesi, mi sono arrivate solo la settimana passata. Si tratta di ulteriori rivelazioni esclusive e di primo piano.

3. Con la Casa Editrice ci stiamo attivando per dare un piccolo aiuto alle vittime del terremoto in Abruzzo. E’ un situazione che ci addolora e ci colpisce non solo per l’elevato numero di morti e di feriti ma anche per la situazione di chi, rimasto in vita, ha perso affetti, beni personali e la propria casa.

A causa di questa sciagura nazionale, ho deciso di non fare alcun intervento in questo spazio. E’ il momento della riflessione sul significato profondo della vita e della morte.

Al contempo, vi invito a donare 1,00 euro inviando un semplice sms dal vostro telefonino al numero attivato dalla Protezione Civile: 48580.
Per ogni informazione visitate il sito della Protezione Civile www.protezionecivile.it o della Croce Rossa Italiana www.cri.it


Auguriamo a tutti voi di trascorrere una Felice Pasqua in gioia e in serenità.

Con gratitudine ed affetto,

Michele Allegri & Irene Sarpato

sabato 14 marzo 2009

ELVIS E IL PRIORATO DI SION



Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

devo ringraziarvi tutti quanti e, insieme a voi, i librai e gli edicolanti che hanno prenotato un elevato numero di copie del mio nuovo libro, tanto da superare quello previsto per la stampa della prima edizione. Per questo motivo l’uscita del libro che era prevista per metà marzo slitterà ancora di qualche giorno. Abbiate ancora un po’ di pazienza! Tutta la casa editrice è impegnata, notte e giorno, per far uscire il saggio entro i primi di Aprile e per soddisfare le richieste di molte associazioni che ci chiedono di poter presentare il libro in alcune conferenze a tema.
Approfitto per invitarvi ad acquistare in edicola la rivista Hera del mese di Marzo, su cui potrete leggere un mio articolo. A molti è piaciuto il mio precedente articolo dedicato alla strana morte del curato Gèlis e nuovi bloggers si sono aggiunti alla numerosa comunità già esistente ponendomi domande sul Priorato di Sion e sulla sua composizione e natura. A questo proposito vorrei riportarvi alcune considerazioni che ho avuto modo di ascoltare da un membro autorevole del Priorato durante una conferenza che si è tenuta all’estero, nella quale sono intervenuto in qualità di cronachista e di esperto di storia. Ma prima, alcuni flash.
Come ho avuto modo di dirvi, il Priorato ha sviluppato, nel corso degli ultimi trecento-quattrocento anni, un rapporto stretto con gli artisti, in particolare con i geni della pittura e della musica. Un’altra caratteristica del Priorato è l’impegno “politico” contro i dogmatismi e i fanatismi per il ritorno all’età dell’oro, l’età beata dell’Arcadia nella quale l’uomo viveva felice e in pace con i suoi simili. Un’ulteriore caratteristica è l’individuazione di personaggi messianici che hanno un rapporto stretto con la gente. In questo senso, la figura di Elvis Presley è proprio quella dell’artista, del genio, del re, del messia che ha rivoluzionato la comunicazione di massa a partire dal 1956, anno nel quale il Priorato riemerge in Francia, ad Annemasse, sotto la guida di uno 007 di nome Pierre Plantard de Saint Clair, colui che aveva come simbolo araldico di famiglia il sigillo di re Salomone. Forse non tutti lo sanno, ma Elvis si chiamava, di secondo nome, Aaron, cioè Aronne, il nome ebraico del fratello di Mosè. Aronne è il messia spirituale e il nome Elvis è l’anagramma di Levi's, il genitivo sassone che vuol dire di Levi, cioè appartenente alla tribù di Levi, quella dalla quale, secondo la Bibbia, sarebbe nato il Messia. Molti, in Inghilterra, hanno il cognome Lewis che ha lo stesso suono del nome francese Louis che deriva dal nome di Lug, il dio celtico del fuoco e della luce, la divinità che, nel pantheon celtico scozzese ed irlandese, sovrintendeva il caldo mese di Luglio, tanto per intenderci. La cosa strana è che Elvis, come Plantard, non era ebreo ortodosso. Nella loro cultura personale, invece, esoterismo e paganesimo, anche di stampo ebraico, si mescolavano. L’eresia ebraica è molto legata al kabalismo, alla numerologia, alla divinazione, al culto di Baal ed Astarte. L’eresia ebraica ha molti punti di contatto con la magia egiziana, tutti aspetti ben presenti sia in Plantard che in Elvis, che era un appassionato di alchimia e di magia, oltre che un divoratore di letture sui rosacroce e sulla spiritualità hindù.
Per entrambi, i Templari e la loro eresia erano un costante punto di riferimento. In questo senso eretico bisogna leggere la parola Sion, del Priorato di Sion, che ha poco a che vedere con l’ortodossia ebraica. Sion, come ho già scritto in precedenza, in alcune traduzioni che vengono dalla lingua celtica, significa ramo o origine ed indica la leggenda di una famiglia regale di Giganti che regnava sugli uomini al tempo del paradiso terrestre. In scozzese, la parola corrispondente a Sion è Sean (come il nome di Sean Connery), per esempio che, in francese, si scrive Jean ma si pronuncia Giant, cioè gigante. Questo per dire che certi nomi e certe parole devono essere valutate per il loro suono e non per come sono scritte. Vi do un’ ultima anteprima, prima di lasciarvi alla lettura del libro: la chiave d’interpretazione del misterioso saggio intitolato “La vera lingua celtica” dell’abate Boudet, risiede proprio nel suono con cui si pronunciano i nomi…
Ma torniamo alla conferenza. L’uomo in questione è entrato nel Priorato nel 1970 e sa bene quello che bisogna dire o non dire. Il Priorato sarebbe composto da tre cerchi o circoli. Il cerchio più nascosto sarebbe composto da una decina di persone. Gli altri cerchi sarebbero circoli esterni, dipendenti dal primo, che si presentano, talvolta, come associazioni di propaganda e reclutamento. Una struttura molto simile a quella dell’Opus Dei. Ad una mia specifica domanda, l’uomo non ha escluso che tra i circoli esterni al Priorato di Sion vi siano alcuni movimenti dei Nuovi Templari. Se ci sono, ha detto, sono quelli nei quali il rito del quadrato magico del SATOR è ancora in auge.
Solo per la cronaca, vi dico che nel libro su Elvis tratto ancora di un’organizzazione neotemplare, la TCB, alla quale il cantante, secondo un documento, apparteneva sin dal 1970. Nel Priorato, secondo l’uomo, dal 1956 in avanti, ci sarebbero stati molto uomini famosi e potenti che, oggi, non ci sono più. Anche le sue finalità sarebbero in parte cambiate. Non sono né politiche né finanziarie, né legate al ritorno di una monarchia specifica. Il termine di Re Perduto si deve intendere in altro senso. Secondo questo membro, il Priorato descritto da Dan Brown non ha alcuna corrispondenza con la realtà ed è frutto della mescolanza di molte leggende che ci sono nel sud della Francia. Leggende che si sovrappongono e che fanno confondere le idee. Alla mia domanda se ancora oggi il Priorato abbia tra le sue file autorevoli musicisti, cantanti, pittori, attori, registi e quant’altro, l’uomo mi ha risposto che non lo esclude “perché un’opera d’arte, di per sé, è una finestra che si apre su un altro mondo e perché unisce indissolubilmente persone che non hanno alcuna ragione di conoscersi e che non sanno di essere in comunicazione tra di loro”. Avrei molte cose da raccontarvi ma, per il momento, come si dice, “passo e chiudo”, ricordandovi che questi aspetti sono ben spiegati nel nuovo saggio…
Elvis e il Priorato di Sion.

Vi segnalo il relativo blog: http://elviseilpriorato.blogspot.com


Un affettuoso saluto a tutti,

Michele Allegri

sabato 7 febbraio 2009

ASSAGGI... DEL NUOVO LIBRO... IN SALSA TAMARI!


Salve amici, bloggers e semplici curiosi!

Eccoci al secondo appuntamento della rubrica Siate Allegri!

Chiedo scusa ai bloggers Sintor, Katya, Chretien, Paoloz, Zelig, Famule, Mirmina, Richie, Vichiers, Pleauser19, Manlio e Simo perché, oggi, non potrò rispondere alle loro domande sui Templari. Ho però per voi una bella novità: sull'ultimo numero della rivista monografica I Misteri di Hera (in edicola da febbraio), c'è un mio articolo sull'enigma di Rennes-le-Chateau e, in particolare, sulla morte del curato Gèlis. Oltre al mio contributo, potrete leggere articoli di altri grandi autori, tra cui Michael Baigent, e questo numero, ve lo posso garantire, è davvero molto interessante, affascinante e ben curato dall'ottima direzione editoriale di Hera. Non perdetevelo!

Ne approfitto anche per rendere pubblico un dato. Delle 1681 copie di ristampa della prima edizione di “Dossier: i nuovi Templari”, più di 790 sono state vendute in meno di un mese. Grazie a tutti coloro che mi seguono costantemente!

Quest’oggi, vi rendo partecipi di un’intervista che mi ha fatto il noto disk-jockey giapponese Sensei Myagushu, in occasione dell’imminente uscita del mio secondo libro dal titolo

Elvis e il Priorato di Sion”.

Come avrete certamente capito, il nuovo libro, in uscita a metà marzo in tutte le librerie e le edicole d’Italia, punta ad analizzare aspetti inediti della più grande star della musica moderna, Elvis Presely e della più misteriosa società segreta di tutti i tempi, il Priorato di Sion.

Nella terra del Sol Levante, il Giappone, Elvis Presley è un vero fenomeno di culto. Lo stesso premier Kuizumi non perde occasione di dichiararsi un fan appassionato del cantante e, in Giappone, tutto ciò che riguarda Elvis ha un’eco particolarmente rivelante. Per questo motivo, dopo aver saputo dell’imminente uscita del libro, sono stato contattato da Sensei Myaguishu che, oltre ad essere un fan di Elvis, gestisce una rubrica radiofonica sull’esoterismo.

Ed eccovi l’intervista.

Sensei: Salve

Michele: Salve

Sensei: Michele, tu sei celebre in Italia per essere un apprezzato investigatore di fenomeni massmediatici o, meglio, come mi hai detto tu prima di andare in onda, un osservatore rigoroso e severo delle vicende del nostro tempo. Hai studiato e trattato il fenomeno del neotemplarismo militante, hai scovato i tentativi di revisionare la storia medievale, hai passato al setaccio le varie società segrete che hanno sempre accompagnato la storia dell’umanità. In cosa consiste il tuo metodo e quale finalità ti prefiggi?

Michele: Si, Sensei, hai detto molto bene. Il rigore è il mio metodo di fare indagine ma non solo. Prima di dichiarare vera un’informazione, e, quindi, di renderla pubblica, sono solito comparare le varie fonti sullo stesso argomento. Se dichiaro, per esempio, che i Templari sono stati sciolti per eresia, lo faccio solo quando sono certo che nessuna prova storica in senso contrario lo possa smentire. Le mie analisi sono sempre al di sopra degli interessi di parte. Quello che più conta per me è il rapporto con il pubblico che, da quattro anni a questa parte, è numerosissimo e partecipativo. Lo scrittore, secondo me, deve avere il compito di spiegare, di sviscerare dati ed informazioni e non di convincere il pubblico di una tesi o di un’altra. La propaganda è sempre pericolosa, perché può piegare le notizie ad interesse di parte. Lo scrittore ha un vantaggio, mi si consenta di dire, non ha gli stessi problemi del giornalista che deve rendere conto al suo caporedattore, al direttore, all’editore, ai gruppi finanziari che posseggono la testata e quindi, a volte, non può dire quello che pensa. Lo scrittore è un artigiano, un lavoratore che conta sulle sue forze ed ha come unico riferimento il pubblico e, come sono solito dire, la Verità. Se così non fosse, io non scriverei. Questo per me è un punto d’onore sul quale mi gioco sempre tutto!

Sensei: E’ lodevole sentir parlare di onore. E’ una parola difficile da sentir proferire da parte di un occidentale. Veniamo…

Michele: Scusa se ti interrompo ma ci sono scrittori molto ma molto più impegnati di me, anche in Italia, che sacrificano la vita per illustrare fenomeni di ben altro spessore di quelli che tratto io, per illustrare gigantesche deviazioni e fenomeni criminali… non sono, quindi, l’unico italiano impegnato, l’unico scrittore ad avere il senso dell’onore e a parlare di verità oggettive…questo volevo dirti…scusa se ti ho interrotto…

Sensei: Questo aspetto lo approfondiremo…. Il nostro pubblico ha sete di conoscenza dei fenomeni italiani che sembrano molto distanti dalla nostra mentalità… intanto, però, ti volevo chiedere di Elvis, di Elvis Presley, il re del rock del quale tratti nel tuo nuovo libro. Come sei passato dai Templari ad Elvis? Qual è il legame tra i due fenomeni? Il titolo de libro, se non sbaglio, è: Elvis e il Priorato di Sion. Tutti abbiamo visto e letto il Codice Da Vinci. Qual è il legame tra Elvis e la società segreta che custodisce la discendenza di Gesù?

Michele: Vado con ordine. Quasi venti anni fa, andai a Memphis nello stato americano del Tennessee. Visitai la casa di Elvis e rimasi colpito da quanta gente ci fosse. Era dicembre, un mese morto, pensai che ci sarebbero state centinaia di persone ma mi sbagliavo: c’erano migliaia di persone! Fans e curiosi, soprattutto giapponesi, inglesi ed olandesi. Mi fece molta impressione passare tra le stanze in cui il re del rock aveva abitato. Erano, anzi sono, kitsch come in uso negli anni ’70, ed esoteriche allo stesso tempo. Penso, per esempio, alla stanza della Jungla o quella della meditazione. Penso ai tanti oggetti e ai costumi di scena che Elvis indossò negli ultimi otto anni di concerti che sono lì esposti come trofei. Ebbene, in un modo o in un altro, tutti questi oggetti hanno una valenza esoterica di marca orientale. Poi ho scoperto che Elvis si era sposato nel 1967 con una donna di origine francese, Priscilla Beaulieu, e che la sua fortuna artistica ma anche commerciale ha coinciso con un anno particolarmente interessante per la storia del Priorato di Sion e cioè il 1956. Come saprai, il Priorato di Sion ha la sua roccaforte in Francia… Quindi, per farla breve, nel pieno della Guerra Fredda, Elvis e il Priorato di Sion si affermano sulla scena internazionale e i loro destini paiono incrociarsi. Il Priorato di Sion ha una caratteristica di fondo, come ho potuto appurare. Questa caratteristica consiste nel fatto che negli ultimi duecento-trecento anni, il Priorato ha scelto artisti come affiliati, soprattutto pittori, musicisti e cantanti….

Sensei: Quindi, in base alle tue ricerche, Elvis è stato un affiliato al Priorato di Sion? E quale ruolo, secondo te, ha giocato il cantante nella Guerra Fredda, nella lotta tra Occidente ed impero sovietico?

Michele: Il mio libro offre notevoli spunti di riflessione che sono supportati da documenti e ragionamenti che noi italiani chiamiamo a 360°, cioè che spaziano su ogni aspetto disponibile all’osservazione. Non ci si deve meravigliare più di tanto se qualche artista è appartenuto ad una società segreta d’elite. In America non è fatto strano né sporadico. Sai quanti uomini potenti della politica, degli affari, del mondo dello spettacolo sono affiliati ad organizzazioni riservate come la Massoneria, la Skull & Bones, la Trilateral, la CFR, la Round Table e via dicendo? Ogni società riservata ha un'unica derivazione più o meno diretta, che è quella dei francesi cavalieri Templari. Tra il Priorato di Sion e l’Ordine dei cavalieri del Tempio c’è stata tanta affinità di vedute e di uomini…ma non è solo un fenomeno americano. Quando gli americani, poi, sono subentrati ai francesi in Indocina, in Korea, in Thailandia, quando i francesi hanno perso i pezzi del loro impero, gli americani hanno assorbito parte di questi gruppi esoterici. Ecco perché c’è un ramo del Priorato di Sion che si è sviluppato negli USA. Elvis, da parte sua, ha sempre portato inciso sui suoi anelli, sui suoi vestiti, sugli occhiali il sigillo di questo ramo americano, l’acronimo TCB… dove T sta per Templar…

Sensei : Nel tuo libro parli molto del manager di Elvis, il colonnello Tom Parker, colui che ha fatto di Elvis il più celebre e più ricco cantante del mondo. Chi era Tom Parker?

Michele: Leggendo alcuni documenti declassificati dell’FBI, ho scoperto che Tom Parker non si chiamava così, non era americano e non aveva fatto la guerra. Anzi, non poteva neppure espatriare dagli USA, motivo per il quale Parker non accettò mai che Elvis facesse tournèe fuori dai confini nazionali, nonostante gli fossero state offerte ottime borse, vagonate di milioni di dollari, tanto per intenderci. Parker non poteva uscire dagli Usa semplicemente perché non aveva il passaporto. Nonostante questo, Parker era colonnello dell’esercito, senza aver svolto il servizio militare, aveva costituito società di affari ed aveva stretto amicizia, anzi legami ben saldi, con l’industria discografica e quella cinematografica del tempo. Era così dentro al sistema che fece consegnare allo sconosciuto camionista ventunenne con ciuffo e basette quattro milioni di dollari dalla RCA, l’allora più importante casa discografica, nel lontano 1956. Mi chiedo: per conto di chi agì il colonnello, per chi lavorava e qual era lo scopo di innalzare un giovane povero del Sud a traguardi mai toccati da nessuno. Poi scopro che Parker faceva parte di un gruppo speciale, di un gruppo “riservato” che si chiamava la Lega dei Pupazzi di Neve, il nome potrebbe far sorridere ma niente affatto… scopro che il padre della moglie di Elvis lavorava alla Nato e che lui venne mandato a svolgere il servizio militare nell’unico Paese diviso in due, la Germania. Lo sai quanti articoli contro Elvis, il servizio segreto Stasi della DDR, la Germania dell’Est, ha fatto pubblicare contro Elvis? Secondo Misha Wolff, braccio destro di Honecker, Elvis era la più potente arma di propaganda americana e della CIA contro il comunismo. Un vero pericolo per tutto l’impero dell’Est. Con la sua musica, smuoveva le masse dei giovani che cercavano, nell’Est, la Libertà!

Sensei: E’ stupefacente, Michele. C’è materiale inedito e tu dimostri di possedere una cultura eclettica che spazia dalla storia all’esoterismo, passando per la musica. Si può dire che hai scritto un’opera completa…

Michele: Sì, non potevo fare altrimenti. Tuttavia è un’opera aperta che si chiude, scusa il gioco di parole, con un altro scoop… il finale di uno special televisivo del 1977 dedicato dalla CBS, il più importante network televisivo americano, ad Elvis, nel quale si vede il padre del cantante, Vernon, ringraziare tutti coloro che hanno inviato telegrammi e fiori per la morte del figlio. Nessuno lo ha mai notato prima, io si, ed è una prova storica… c’è un’immagine, anzi due, che scorrono dietro al padre….

Sensei: Puoi essere più esplicito?

Michele: Lo saprete quando il libro sarà pubblicato in Giappone! In Italia, invece, tutti i fans di Elvis potranno già saperlo, a partire da marzo.

Sensei: Che mi dici della morte del cantante? Mi hanno detto che in Italia c’è una fortunata trasmissione televisiva che ha fatto luce sulle contraddizioni della sua morte. Sono state riportate informazioni sul fatto che Elvis sarebbe ancora vivo, protetto dall’FBI, forse alle Hawaii o, forse, in Argentina…

Michele: Si, la trasmissione Voyager di Raidue ha colto delle significative testimonianze in questo senso. Posso dire che, quasi inconsapevolmente, ci siamo mossi sulla stessa direttrice: verificare se Elvis fosse morto per davvero o se fosse stato fatto sparire per la sua attività di agente speciale dell’FBI. Ci sono ipotesi che lo vorrebbero anche ucciso in una guerra tra spie… si ha un bel dire che Elvis fosse un drogato! Lavorava, invece, per il dipartimento antidroga di Stato, per la Dea, ed era in contatto con Richard Nixon, che era, in quel tempo il presidente USA, per fornirgli informazioni riservate sul grande giro degli stupefacenti. Pensa che nei colloqui riservati con Nixon, Elvis si faceva chiamare Colonnello Burrows… ed un colonnello Burrows, guarda a caso, comprò un biglietto della TWA per le Hawaii il 17 agosto, il giorno dopo la morte di Elvis. Chi era quel Burrows? Elvis stesso? Nel libro cerco di dare risposte le più plausibili e le più vicine alla verità storica.

Sensei: ….Elvis esoterico….che ci puoi dire?

Michele: Molto! Elvis fu un grande cultore dell’esoterismo, s’interessava dei Templari, della Sacra Sindone, dei Rosacroce e di religione Indù. Il suo vero mentore era Larry Geller, il suo parrucchiere personale che lo introdusse in alcuni circoli esoterici. Elvis si sentiva un predestinato, cercava nell’esoterismo le risposte del suo successo. La sua musica era un’alchimia di generi, dal country western al rithm and blues, un vero sincretismo… un ultimo dato relativo a questo aspetto esoterico della personalità del cantante che riporto spesso durante la narrazione libro è che Elvis è attraversato dalla duplicità templare, tutto è doppio in lui, a partire dal fatto che ebbe un gemello…che nella vita privata era introverso, in quella pubblica estroverso, che aveva costumi morigerati nella sua sfera privata , che esaltava il sesso nella vita pubblica e via dicendo…una delle armi che sicuramente colpirono ed affascinarono quelli del Priorato di Sion era la sua carica sessuale e sensuale, quella che incanalò la ribellione giovanile degli anni Cinquanta in una lotta senza quartiere contro il comunismo ma ancor di più contro i regimi totalitari…

Sensei: Chi fu, quindi Elvis?


Michele: Uno spirito ribelle con saldi valori di fondo ma soprattutto fu un generoso filantropo…un genio del Novecento sopra la testa del quale si è voluto giocare un gioco pericoloso…

Sensei: Grazie…Oss

Michele: Oss

Potete anche visitare il blog: http://elviseilpriorato.blogspot.com

lunedì 19 gennaio 2009

"SIATE ALLEGRI!"

Salve amici, bloggers e semplici curiosi!

E’ iniziato un Nuovo Anno ed io incomincio con una nuova rubrica che si chiama “Siate Allegri!”, nella quale sarò felice di rispondere alle vostre domande e alle vostre richieste di delucidazioni sui temi che, da quattro anni a questa parte, ho affrontato nel Dossier e in questo Blog.
A proposito di Dossier: i nuovi Templari, da oggi, nelle principali librerie ed edicole italiane, comprese quelle delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti, troverete, per chi non l’ha ancora letto, la ristampa di 1681 copie della prima edizione del libro, come vi avevo annunciato in precedenza. Nei prossimi mesi sarà disponibile anche la seconda versione aggiornata ed una mia nuova e sconvolgente Opera che farà tremare i polsi anche agli increduli.
Per quanto riguarda questo Blog, vorrei semplicemente invitare le decine e decine di persone che lasciano commenti a non postare su post precedenti e, comunque, vi chiedo gentilmente, quando mi chiedete un parere personale, di lasciare l’indirizzo della vostra posta elettronica cosicché possa rispondervi al più presto. Al di là di queste richieste specifiche, tutte le altre domande a me rivolte tramite l’indirizzo
templarcenter@libero.it saranno esaudite pubblicamente attraverso questa nuova rubrica.
Quindi, cari amici, bloggers e semplici curiosi scrivetemi e vi risponderò in questo spazio. Iniziamo con le domande e con le relative risposte del mese.

1.Anna mi chiede di sapere perché le Osservanze neotemplari hanno affiliate anche le donne, se lo contemplava la Regola o qualche usanza in particolare.
- Cara Anna, le Osservanze neotemplari non sono l’Ordine Templare e non sono soprattutto l’Ordine Templare del periodo del suo riconoscimento da parte della Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana e del Papa, che prevedeva che solo i maschi ne potessero fare parte. Tuttavia due ricercatori di nome Nicole Dawe e Charles Bywaters sostengono che L’Ordine comprendeva anche delle donne che avevano fatto giuramento di ubbidienza e che venivano accolte come laiche nel Tempio. Questo dato, mi pare, è stato oggetto di studio da parte degli scrittori Baigent e Leigh che hanno ritrovato un documento inglese del XII secolo che narra di una donna che è stata ricevuta nel Tempio come una sorella. La posizione delle Osservanze neotemplari, fuor da ogni dubbio, s’ispira, più che a tradizioni templari in uso prima del riconoscimento papale, ad un generale egualitarismo tra i sessi di marca massonica e di origine francese. Non dimenticarti che il movimento neotemplare nasce in Francia nell’Ottocento per opera di un massone di alto rango, Fabrè Palaprat, che teneva in grande considerazione il gentilg sesso.

2. Geronimo
mi chiede se, secondo me, salteranno fuori altri documentucci che tenteranno di riscrivere la storia dell’Ordine Templare.
-Caro Geronimo, fino ad ora l’effetto dei documentucci tirati fuori ad arte non ha avuto un grande impatto. Essi non hanno cambiato una sola virgola delle posizioni storiche fin qui conosciute relative ai Templari e alla loro eresia.
Consiglio, comunque, a qualche archivista in carriera, di consultare i ben forniti archivi del gentile sen . Andreotti e, se è il caso, assieme ai suoi sponsor, di farsi una capatina in Francia. Questo lo dico perchè Napoleone, durante la campagna d’invasione d’ Italia, si è portato via qualche cosina, non solo la celebre Gioconda di Leonardo ma anche qualche Documento sui Templari. Ho detto Documento e non documentuccio, come, certamente, non ti sarà sfuggito…..


3. Il blogger Alcibiade o Alcerbiade (non ho capito bene qual è il suo nickname perché ci sono entrambi i nomi) mi chiede quale sia il rapporto tra l’Ordine del Tempio e il Priorato di Sion.
-Caro Alcibiade o Alcerbiade, posso dirti che non c’è rapporto di causa ed effetto tra il primo e il secondo e viceversa. Più che altro tra i due c’è in comune un albero genealogico di una famiglia di sangue reale. Il Priorato si è prefisso il compito di preparare il terreno per il ritorno di quello che l’abate Rabano Mauro, chiamava “il Grande Monarca” e al Priorato sono appartenuti ed appartengono i migliori geni o meglio, i migliori re delle Arti, da quelle figurative a quelle letterarie ma non solo. Ci sono anche molti scienziati e un grande eroe della musica popolare moderna…….
I Capi del Tempio erano a conoscenza dei segreti del Priorato perché molti di loro appartenevano a questa…strana famiglia…

4. Santorre mi chiede quali siano le novità italiane in campo neotemplare e quale potrebbe essere il loro ruolo nel difficile scacchiere della striscia di Gaza.
-Caro Santorre, non scherziamo su queste vicende. In quella zona c’è una vera e propria guerra in atto e ci sono militari veri e morti veri. Per una volta cerchiamo di non dare troppa importanza ai forchettoni con la croce sul mantello. A dir la Verità non vedo neanche la tanto sbandierata carità ecumenico-cristiana neotemplare, i cosiddetti aiuti umanitari, soldi e medicine che dovrebbero sollevare le situazioni gravose delle popolazioni in difficoltà. Si vede che, come ha scritto una volta un amico bloggers, sono direttamente in-vestiti, cioè messi nei vestiti, nelle tasche del mantello di qualche gran priore o di qualche gran maestro grassottello. Come sempre, come nella tradizione, al motto di Non vobis, gente, non vobis sed nobis….

5. Robur27 mi chiede se è vera la circostanza di una confessione di un templare che raccontò alla Santa Inquisizione cattolica che alcuni fratelli gli avevano mostrato un crocifisso e gli avevano detto
“ Non avere fede in quest’ uomo, poiché è troppo giovane per essere Dio”.
-Caro Robur27, si è vera quella circostanza, provata storicamente. Si tratta del Templare Fulk de Troyes. Non è l’unico templare ad aver confessato ai domenicani di Imbert che gli era stato detto che Gesù non era né Dio né il figlio di Dio ma solo un falso profeta. Il discorso, però, a questo punto, si fa un po’ complicato perché dovrei fare una digressione sulla dottrina degli gnostici e sul catarismo della zona dei Pirenei ma soprattutto dovrei parlarti dell’influenza che la dottrina bogomila dell’Est europeo ha avuto sui catari e sui Templari ma lo spazio, per il momento, è poco. Per cui…..alla prossima!

6. Sancho mi chiede se ci sono delle novità sulla Sacra Sindone e se è stata rivista la posizione della Scienza e della Chiesa sull’argomento
- Caro Sancho, che io sappia no. La Sindone è un falso medievale, non è l’immagine impressa di Gesù. Anzi, con tutta probabilità, dato il chiaro messaggio che se ne coglie, è di ben altra natura. Certamente questo falso è stato concepito e prodotto da quegli stessi uomini e da quegli stessi ambienti che avevano a cuore il ritorno…del Grande Monarca.

Con questo è tutto, cari signore e signori.

Vi auguro di passare un felice Gennaio, ci rivediamo alla metà del mese prossimo e nell’attesa dell’arrivo dei miei nuovi libri, non dimenticatevi di rileggere il Dossier
il libro che ha tracciato la strada per molti!

Dott. Michele Allegri