giovedì 22 luglio 2021

IL PENTACOLO MAGICO E STREGONESCO NELLA CHIESA TEMPLARE DI SANTA MARIA DO OLIVAL

 

           PARTICOLARE DEL PENATACOLO MAGICO E STREGONESCO SU UN MURO ESTERNO DELLA CHIESA




Car* amic*, bloggers e semplic* curios*,

come sapete, l’Ordine del Tempio ricevette molte donazioni e finanziamenti da parte dei sovrani e principi europei e dal re di Gerusalemme. Con questi soldi i fratelli templari pagarono le corporazioni muratorie, in Europa e nella Terra Santa, per edificare tutta una serie di costruzioni: castelli, fortezze, case, magioni, chiese.

In territorio iberico, dove i Templari ricevettero fiumi di denaro per operare contro i Mori nella cosiddetta Reconquista nonostante i risultati assai scarsi a causa dell’indolenza militare della Milizia cristiana, un posto rilevante nella storia dell’Ordine lo occupa sicuramente il Regno del Portogallo.

Nel 1128 Teresa, contessa del Portogallo, protettrice e “sorella dell’Ordine dei Templari” aveva donato alcune proprietà a favore dell’Ordine. Tra queste il castello di Soure. Raimondo Berengario III, conte di Barcellona, nel 1130, invece donò all’Ordine alcuni suoi castelli, precisamente 6 in Portogallo.

29 anni dopo, Alfonso I il battagliero, re d’Aragona, di Navarra e del Portogallo, mise a disposizione dei Templari (ma anche degli Ospitalieri e dei cavalieri del Santo Sepolcro) molti dei suoi possedimenti, tra cui la regione di Cera, fino a quel momento disabitata.

Il documento della donazione non recava il sigillo in ceralacca ma una sorta di marchio in cui era impresso un monogramma con le iniziali greche X (chi) e P (rho). Attorno il titolo e il nome del re “Alfonsus Rex” e internamente erano indicati i figli del re come testimoni della donazione: “Cum Filiis Suis”. Dalla disposizione delle lettere intorno al monogramma di Cristo si componeva poi la parola “Port o Graal”.

Il nome del Regno sarebbe quindi collegato con il celebre oggetto magico  di retaggio pagano, chiamato Graal, la cui letteratura è coeva alla storia dell’Ordine del Tempio.

Tra i possedimenti templari in Portogallo, degna di nota è la chiesa di Santa Maria do Olival in Tomar, all’interno della quale si possono ancora ammirare diverse sepolture di cavalieri come quella del Maestro Lourenço Martins e Maestro Gil Martins. Essa fu costruita per volontà di Gualdin Pais, la cui sepoltura all’interno della chiesa è visibile per la presenza di una pietra di 50 cm posta a lato di una delle pareti interne della chiesa. Un tunnel sotterraneo la collega con la fortezza templare di Tomar.

                                           CHIESA TEMPLARE SANTA MARIA DE OLIVAL

Gualdin Pais, la cui statua campeggia proprio in questo luogo, fu un cavaliere templare. Nel 1157 venne nominato Maestro provinciale del Tempio del Portogallo e sepolto in questa chiesa dal 1195

                                           STATUA DEL MAESTRO TEMPLARE GUALDIN PAIS

Questa chiesa presenta l’ossessione per il numero 8, simbolo dell’infinito e numero cabalistico caro ai Templari: 8 colonne, 8 gradini, rosone di 8 metri…


Risalta poi la pluri-presenza del pentacolo magico: la stella a cinque punte racchiusa in un cerchio. Uno in particolare è inscritto in una rosa pentalobata, simbolo che sarà usato nel 1600 anche dalla Confraternita Invisibile dei Fratelli Rosacroce.


La stella a cinque punte, o fiammeggiante, è l’antico simbolo rappresentativo della dea Babilonese Isthar e di Venere. Fu usato anche dalla scuola dei  Pitagorici, in quanto la stella contiene la sezione aurea, la stessa simboleggiata dall’Uomo di Vitruvio di Leonardo da Vinci.

PENTACOLO E UOMO DI VITRUVIO DI LEONARDO


 
Essa è la rappresentazione geometrica dell’Umanità. Nei culti misterici essa disegnava anche il Grande Architetto dei mondi o Demiurgo.

I cinque elementi che la stella esprime dalla punta, in alto, facendo un giro sinistroso, sono: 1 spirito/etere; 2 aria; 3 Fuoco; 4 terra; 5 acqua.

Nel medioevo, cioè in epoca templare, il pentacolo assume una valenza stregonesca. Nell’antica religione o stregheria emiliano-toscano medievale, è infatti il simbolo della Signora del Gioco (o del Sabba), chiamata anche Erodiade, la cui festa celebrativa, nella quale nobili e popolani si accomunavano in danze e banchetti sfrenati, avveniva la notte tra il 23 e il 24 Giugno (la notte di San Giovanni o delle streghe).

PENTACOLO MEDIEVALE, SIMBOLO DEL POTERE DELLA SIGNORA DEL SABBA O ERODIADE

Il pentacolo templare, presente in questa chiesa, ha quindi una pluri -valenza: mistica, esoterica, magico-stregonesca, alchemica e matematica, tutte insieme.

Per gli amanti della storia dell’Ordine, vale la pena di visitare questa chiesa!

Un caro saluto a voi tutti,

Michele Allegri