martedì 7 febbraio 2023

CAVALIERI, MAGHI, DRAGHI E CICLOPI DEL KU KLUX KLAN

                                                                             



                                                                     

                                                          CICLOPE POLIFEMO


Una delle organizzazioni più razziste del mondo è nata negli Stati Uniti, a Pulansky, nello Stato del Tennessee, un anno dopo la fine della Guerra di Secessione (1861/1865) tra gli Stati del Sud (o Confederati) e quelli del Nord (o Federali).  La vittoria delle giubbe blu dell’esercito del nord, al comando del generale Ulysses Grant, su quelle grigie dell’esercito del sud, comandate dal generale Robert Edward Lee, determinò l’abolizione della schiavitù della popolazione nera e di colore che era stata portata a forza dall’Africa negli Stati Confederati, per essere sfruttati nella raccolta e nella lavorazione del cotone. Il sentimento di sconfitta e la volontà di rivalsa dei latifondisti sugli schiavi, ora liberi, portarono nel 1866 alla nascita del Ku Klux Klan (sigla KKK), una potente organizzazione terroristica e, in un primo tempo, segreta.

                                                                           
                               Klansman con spada, piattino, bandiera confederale, croce e cappio

La leggenda narra che furono i fantasmi di tre soldati dell’esercito confederato a fondare il Klan. Da questo mito, infatti, discende il costume tipico indossato dai klansmen che richiama, appunto, l’aspetto di un fantasma: un cappuccio bianco a forma di cono sulla testa, una tunica bianca che copre il resto del corpo e, nella zona del cuore, una coccarda che rappresenta l’emblema del KKK, una croce bianca su sfondo rosso che reca al centro una stilla di sangue, sempre di color rosso vermiglio.

                                                                              
                                                          EMBLEMA DEL KU KLUX KLAN


Non si sa bene cosa voglia significare il nome dell’organizzazione. Secondo alcuni interpreti, è una frase onomatopeica che ricorda il rumore della carica di un fucile ma è probabile che significhi anche altro. La lettera K che compare tre volte nella sigla sembra richiamare la parola Knights che significa cavalieri. Le due parole Ku Klux, messe insieme, danno la parola greca Kyklos che significa cerchio. Infine c’è la parola Clan, ma con la K al posto della C, che vuol dire famiglia.  In pratica Ku Klux Klan potrebbe voler significare “i cavalieri della famiglia del cerchio”. Al di là poi delle origini cristiane del KKK, cioè il suo essere un’organizzazione a cui si possono affiliare esclusivamente persone di religione cristiano-protestante, in realtà, il Klan affonda le sue radici nella mitologia pagana e persino nella stregoneria. Per esempio, la parola cerchio delle parole Ku Klux (kyklos) delinea un elemento geometrico che, nell’esoterismo magico, rappresenta il perimetro circolare entro il quale si conserva il potere, l’energia evocata dai grandi maghi che fanno parte di una congrega stregonesca. L’abito dei klansmen e il suo colore bianco rappresentano la tipica tunica dei druidi, i sacerdoti dell’antica religione pagano-celtica. In particolare, poi, la forma alta, appuntita e conica del cappuccio, il cosiddetto “cappello d’asino” (nell’antico Egitto, Seth era il dio dalla testa d’asino), è il classico copricapo usato dagli stregoni e delle streghe nel Medioevo durante i raduni notturni, i sabbat e gli esbat. Secondo questa tradizione, infatti, il potere magico degli dei del cielo viene generato dall’alto per poi essere raccolto, sotto forma di cono, e trasmesso alla testa dove ha sede sia la sapienza iniziatica che il terzo occhio, quello della veggenza esoterica.
TUNICA DA FANTASMA INDOSSATA DAI KLANSMEN

Per quanto riguarda l’accesso di nuovi membri al KKK, prima del 1946 avvenivano in luoghi riservati e gli adepti venivano iniziati singolarmente, di seguito invece si sono sempre tenuti in luogo pubblico e in maniera collettiva. Ai profani, in abiti civili, vengono fatti indossare o una mascherina o una benda sugli occhi. Poi vengono messi in fila indiana, uno dietro all’altro, con il braccio destro teso e la mano appoggiata alla spalla destra di colui che gli sta davanti. Il capo fila è un dignitario del KKK che dirige il serpentone di iniziandi al cospetto del Mago Imperiale, dietro al quale viene bruciata una croce latina di legno. Gli iniziandi a cui viene messo un cappio intorno al collo, vengono poi fatti inginocchiare e coralmente giurano fedeltà al Klan e ai suoi vertici, mettendo la propria mano sul celebre Kloran, la Bibbia del Klan, il cui nome sembra richiamare una storpiatura della parola Coran, il libro sacro dei Mussulmani. Nel Kloran sono condensati i dogmi e la morale dell’organizzazione: razzismo, suprematismo bianco, antisemitismo, antipapismo, anticomunismo.

                                                                             

                                         INIZIAZIONE DI NUOVI MEMBRI AL KKK NEL 1936

Il Mago Imperiale è la suprema autorità del KKK. Nathan Bedford Forrest, tenente generale dei confederati, originario di Memphis, Tennessee, fu il primo Mago Imperiale del Klan. Il termine mago si rifà al concetto greco di magos che vuol dire sacerdote o stregone, così come era chiamato colui che praticava le arti magiche nelle società dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo e dell’Asia Minore. Infatti, a Babilonia, in Egitto, in Persia, in Grecia, in Italia, i maghi praticavano l’arte della divinazione, della previsione del futuro, della guarigione, dell’astrologia ed erano considerati personaggi sacri.

                                                                           
                                               DIGNITARI DEL KKK CON IL GRAN DRAGONE

La seconda carica è quella di Gran Dragone che è una sorta di capozona che dipende direttamente dal Mago imperiale e che gestisce il Klan nelle varie città. Nella Bibbia    il termine Dragone è sinonimo di Serpente primordiale. Entrambi rappresentano due delle manifestazioni del diavolo. Per i popoli pagani, o nei gruppi gnostici anche di marca cristiana, come gli Ofiti per esempio, il serpente era un animale sacro, simbolo della saggezza e della conoscenza.

                                                                             

                  GIURAMENTO COLLETTIVO DEGLI INIZIANDI AL COSPETTO DEL MAGO IMPERIALE E DEL GRAN DRAGONE

In posizione mediana rispetto alle due precedenti c’è la carica di Grandi Ciclopi, i sorveglianti interni dell’organizzazione per conto del Mago Imperiale. Nella mitologia pagano-greca, i Ciclopi erano giganti-cannibali che abitavano nelle caverne e svolgevano lavori nel campo pastorizia e della lavorazione dei metalli. Figli del dio del mare Poseidone, i Ciclopi avevano un occhio solo al centro della testa, come il celebre Polifemo del racconto dell’Odissea.  In tutte le tradizioni religiose, i Giganti incarnano le forze dissolventi della controiniziazione, come ebbe a dire Renè Guenon. In particolare nel libro della Genesi della Bibbia, i Giganti sono presentati come i figli degli angeli decaduti e delle figlie degli uomini. Nel libro apocrifo dei Vigilanti di Enoch si racconta come prima del diluvio universale ci fosse una civiltà empia e progredita, comandata da una razza bastarda, formata da duecento Giganti nati dall’accoppiamento di donne terrestri con gli angeli decaduti, guidati da Shemihaza. I Vigilanti o angeli decaduti, uno dei quali è rappresentato a testa in giù nella cappella della famiglia templare-massonica di Rosslyn, “insegnarono agli uomini comuni gli occulti misteri della natura e della scienza”. Le donne, invece, appresero dagli angeli decaduti, Harut e Marut, l’arte della stregheria, dei sortilegi, delle erbe curatrici, degli incantesimi, dei prodigi e della divinazione.

                                                                           
                                      ADUNATA PUBBLICA DEL KKK IN TENNESSEE, CON CROCE CHE BRUCIA

Nel corso della sua lunga storia, il KKK si macchiò di molti delitti là dove mise le proprie radici, dal Tennessee al Mississippi, passando per il Kentucky, l’Alabama, il Texas, l’Arizona, l’Arkansas: linciaggi, omicidi, attentati, ricatti, bancarotte, evasione fiscale, roghi di chiese. Dopo essere stato soppresso nel 1869 dal Governo Federale, rinacque in Georgia nel 1915. Cinque anni dopo, nel 1920, il KKK arrivò ad avere 40.000 tesserati che, a viso scoperto e in tono di sfida, sfilarono per le strade di Washington ma nel 1925, il Mago Imperiale, fu arrestato per un omicidio a sfondo sessuale e il KKK s’inabissò di nuovo. Ritornò in auge negli Anni Sessanta del secolo scorso, quando, nello stato del Mississippi, si macchiò degli omicidi di tre attivisti per i diritti civili, delitti che provocarono la reazione del presidente Kennedy, del suo vice Jhonson, ma soprattutto del potentissimo capo dell’FBI Hoover, che agì per affondare il Klan, tanto che l’organizzazione ne uscì decimata e diventò sempre più un’associazione folkloristica, pur mantenendo intatte le proprie gerarchie e i propri riti paganeggianti, d’iniziazione e di passaggi di grado.

                                                                                
                                     MARCIA DEI 40.000 KLANSMEN A WASHINGTON NEL  1920