mercoledì 18 marzo 2020

OGGI 18 MARZO, IN RICORDO DEL MARTIRIO DI JACQUES DE MOLAY, MAESTRO DELL'ORDINE TEMPLARE

 



                                                                                  

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

oggi sono passati 706 anni dalla morte del 22° ed ultimo Gran Maestro dell'Ordine del Tempio, Jacques De Molay, arso vivo a Parigi come eretico impenitente (come ricorda questa lapide commemorativa).
De Molay, nel 1307, dopo essere stato catturato ed imprigionato dai soldati del re di Francia fu consegnato nelle mani della Santa Inquisizione del domenicano Imbert. Spontaneamente dichiarò di aver sputato sulla croce al momento del suo ingresso nell'Ordine e di averlo fatto solo con la bocca e non con il il cuore, affermando inoltre che questa pratica blasfema era in uso da molto tempo. 
A detta del papa l'Ordine intero si era però macchiato di molte colpe e delitti gravi, di eresia, di apostasia, di idolatria. Fu quindi sciolto d'imperio nel 1312 con tanto di bolla, la Vox in Excelso.
De Molay cercò di salvare la situazione ritrattando la sua confessione, proclamando l'innocenza totale dell'Ordine del Tempio. Cadde così nel reato ecclesiastico di relapsia la cui pena prevista era appunto il rogo in pubblica piazza.
De Molay morì in maniera composta,  in silenzio, con lo sguardo rivolto alla cattedrale di Notre Dame, forse un ultimo omaggio alla "Nostra Signora", la Vedova, considerata protettrice dell'Ordine.
Poco prima però maledisse papa Clemente V° e il re francese Filippo IV° il Bello i quali resero l'anima al creatore poco tempo dopo.

Et In Arcadia Ego...

Michele Allegri