paramento grado 18-Principe Rosa+Croce del RSAA
Il Secondo Dopo
Guerra è nato sotto il segno di una pace apparente, la Guerra Fredda, una lotta
ideologica, culturale, militare tra le potenze atlantiche occidentali e quelle
del patto di Varsavia. Un conflitto a bassa intensità che nel campo europeo, in
particolar modo italiano, ha visto la partecipazione attiva di forze politiche
anticomuniste, servizi segreti, organizzazioni riservate esoteriche e religiose
che si sono mosse in sinergia.
In realtà,
in Italia questo milieu ha avuto modo di svilupparsi già sul finire
della Seconda Guerra Mondiale, quando uomini dei servizi segreti militari regi
e della polizia politica fascista, l'Ovra, furono riciclati e utilizzati dall’intelligence
inglese e statunitense in funzione anticomunista. Questi stessi canali avevano
poi operato in Italia, tramite Frank Gigliotti, anche per la rinascita della
Massoneria, messa al bando per volontà di Benito Mussolini nel novembre del
1925.
Dell’epoca della Guerra Fredda l’opinione pubblica più informata è infatti solita conoscere le imprese di faccendieri-spioni come il noto Licio Gelli, già Maestro Venerabile della loggia coperta Propaganda 2 all’Oriente di Roma (meglio conosciuta come loggia P2) o come Francesco Pazienza, massone coperto all’orecchio del Gran Maestro Battelli. Entrambi sono appartenuti al circuito massonico del Grande Oriente d’Italia ubicato a Roma, un tempo presso Palazzo Giustiniani.
Licio Gelli
Praticamente sconosciute, nei contesti prebellico e post bellico, sono invece le azioni e la figura di Giuseppe Cagliostro Cambareri, nato a Solano di Scilla, in Calabria, nel 1901 e spentosi a San Paolo del Brasile nel 1972.
Giuseppe Cagliostro CambareriEmigrato in
Sudamerica negli Anni Venti del secolo scorso per condurre affari di vario
genere, tra cui l’acquisto di molte terre in Brasile, Cambareri tornò in Italia
dove si unì al fronte antibolscevico, iscrivendosi poi al Partito Nazionale
Fascista. In quel contesto politico, riuscì a farsi molte amicizie di peso tra
i gerarchi fascisti, tra cui Italo Balbo, Achille Starace e Roberto Farinacci,
tutti e tre appartenenti al circuito della Serenissima Gran Loggia Nazionale
Italiana degli Antichi e Liberi Accettati Massoni, ubicata a Roma, a Piazza del
Gesù, un’Obbedienza massonica nata nel 1908 da una scissione dal Grande Oriente
d’Italia e di orientamento conservatore e filo-Vaticano.
Per portare
avanti i suoi affari, Cambareri viaggiò molto tra il Sudamerica, l’Inghilterra,
la Germania e l’Italia, iniziando a frequentare assiduamente alcuni circoli
esoterici e occultisti della Teosofia di madame Blavatsky, la quale aveva
fondato un’organizzazione internazionale nel 1875 a New York, per lo studio
della teosofia e delle scienze esoteriche in generale. Nello stesso tempo fu anche
accettato tra le colonne del tempio massonico, venendo quindi iniziato presso
alcune logge massoniche coperte europee.
Divenne esperto in astrologia e cartomanzia, partecipando anche a sedute spiritiche e invocazioni angeliche insieme alla moglie Jole Fabbri Vallicelli, nota medium dell’epoca. Nel 1934 a Berlino Cambareri incontrò il dr. Arnold Krumm Eller, Imperator della Fraternitas Rosacrociana Antiqua che lo iniziò ai misteri rosacrociani, permettendogli così di entrare nelle grazie dei vertici dell’organizzazione. La Fraternitas era stata fondata dal francese Papus e il suo Supremo Consiglio affidò a Cambareri missioni internazionali.
Tempio Rosacrociano in Brasile
Papus in
realtà si chiamava Gérard Encausse, era medico e molto amico di Claude Debussy,
il compositore rosacrociano al centro del revival dell’occulto in Francia. Nel
1887 era entrato a far parte della società teosofica internazionale e aveva poi
fondato una chiesa gnostica e la rivista “L’iniziazione”.
Papus, che
scrisse una celebre opera sul significato esoterico dei Tarocchi, nel 1900 era
diventato un confidente dello zar russo Nicola Romanov e di sua moglie. Grazie
all’appoggio politico dei coniugi Romanov Papus fondò alcune logge rosacrociane
riservate in San Pietroburgo, entrando in confidenza persino col mistico e mago
Rasputin, che era consigliere fidato dello zar. L’organizzazione rosacrociana costruita da Papus era una formidabile rete di esoteristi e spioni di vario genere che
andava dalla Francia alla Russia passando per la Germania.
Anello Rosacrociano
Cambareri divenne celebre nei circoli del potere come “il Maestro rosacroce dei
due mondi”, diffusore della dottrina rosacrociana ma anche propugnatore di accordi
commerciali, politici e d’intelligence tra le due sponde del mar Atlantico. Diceva
di essere la reincarnazione di Giuseppe Balsamo, il conte di Cagliostro,
celebre taumaturgo, veggente, mago, consigliere politico che, sul finire del
1700, diffuse in tutta Europa la massoneria di rito egiziano e per questo
motivo venne condannato al carcere a vita dalla chiesa cattolica.
Sfruttando
le sue personali conoscenze prima con Vargas, presidente del Brasile, e poi con
Juan Peron, presidente dell’Argentina, Cambareri favorì una maggiore
penetrazione della Fraternitas Rosacrociana nei circoli esclusivi del
Sudamerica, fondando alcune logge rosacrociane di rilevanza a cui s’iscrissero
membri delle gerarchie militari e dei servizi segreti, ecclesiastici e
imprenditori, tutti uniti da una visione anticomunista.
In quel
periodo, fondò in Sudamerica una società di import-export con Mario Badoglio,
figlio di Pietro, Maresciallo d’Italia. Poi, sfruttando la sua amicizia con
Farinacci, ras del fascismo a Cremona, Cambareri riuscì ad incontrare Mussolini,
divenendo persino suo consigliere segreto. Convinse il duce del fascismo della
forza della fratellanza rosacrociana: il capo del Governo italiano l’avrebbe
potuta sfruttare a suo vantaggio, utilizzandola come un canale di diplomazia
parallela, per tenere buoni rapporti con l’Inghilterra e gli USA, paesi nei
quali il movimento rosacrociano affiliava personaggi di grande rilievo.
Sono gli
anni delle sanzioni all’Italia per le guerre coloniali. Cambareri cercò di
spiegare a Mussolini che doveva tenere la porta aperta alle cosiddette
“demo-plutocrazie” e che in quei paesi avrebbe potuto trovare alleati migliori di
Hitler.
Mussolini,
ostile alla massoneria ma non alla dottrina rosacrociana, acconsentì che il Cambareri
gli portasse in udienza, a Palazzo Venezia il 5 marzo del 1937, una delegazione
di 120 fratelli americani dell’AMORC (Antico e Mistico Ordine della Rosa+Croce),
il colosso rosacrociano che ha ancora oggi il suo quartier generale in
California, ben visto dalle autorità politico-militari anglo-americane.
Cambareri cominciò quindi a farsi chiamare Elio, pseudonimo che usò sia per firmare alcuni libri esoterici sulla venuta dell’Età dell’Acquario e sulla dottrina rosacrociana pubblicati dalla casa editrice Mithras, sia come nome di battaglia per le sue attività politiche segrete.
Nel mondo,
tramite le sue conoscenze affaristiche, politiche e rosacrociane, costruì
quindi una rete spionistica che mise al servizio delle potenze occidentali in
senso anticomunista ma anche a danno dei nazi-fascisti.
Nel 1938
Cambareri diventò sempre più intimo delle gerarchie militari italiane legate a
casa Savoia. Il nuovo corso politico di Mussolini, con il sempre maggiore
impegno dell’Italia a fianco della Germania nazista, sfociato nell’alleanza
Roma-Berlino, non piaceva a molti alti papaveri dell’esercito, al re e alle
potenze occidentali.
Cambareri si mosse quindi promuovendo riunioni esclusive presso Villa San Michele, in località Rocca di Papa. Qui incontrò alti dirigenti del SIM, il servizio segreto italiano, tra cui il direttore Carboni, assieme a Mario Badoglio, figlio di Pietro, esponenti monarchici di primo piano ostili al fascismo, massoni coperti e clandestini, generali e colonnelli dell’esercito, imprenditori facoltosi della stampa dell’epoca. Molti di loro entreranno a far parte della Fraternità rosacrociana.
Tempio Rosacrociano nello Stato della California (USA)
Facendo da ponte con l’intelligence americana e inglese, Cambareri portò questo gruppo eterogeno persino a discutere di un complotto per abbattere il regime fascista. I congiurati pensarono persino a un colpo di stato per deporre Mussolini. La disastrosa condotta militare del duce del fascismo nella Seconda Guerra Mondiale, permise al sodalizio di interfacciarsi con alcuni gerarchi fascisti, tra cui il massone Dino Grandi, stanchi ormai dell’alleanza con i tedeschi.
Per questo motivo, ci saranno incontri e relazioni che apriranno la strada alla mozione di sfiducia del 25 luglio del 1943 ad opera del Gran Consiglio del Fascismo nei confronti di Mussolini, al suo arresto da parte dei carabinieri per ordine del Re e alla presa del potere da parte di Pietro Badoglio, nuovo Capo del Governo, in collegamento con le forze politiche-militari anglo-americane ora alleate dell’Italia.
Il gerarca Dino Grandi
Il Maresciallo d'Italia, Pietro Badoglio
Cambareri e i rosacroce continueranno a svolgere un ruolo di primo piano anche nel Dopoguerra, nel riposizionamento dell’Italia nell’alleanza con le potenze vincitrici della guerra e per la ripresa della lotta al comunismo internazionale e alla sua dottrina totalitarista e materialista.
Il SIS, il
servizio segreto inglese, in una nota definirà Cambareri “persona che ha
rapporti con le Americhe, tra coloro che hanno portato al potere Juan Domingo Péron”.
Cambareri proseguirà, infatti, a tessere la sua tela di relazioni, rosacrociane e anticomuniste, in Sudamerica, fino alla sua morte.
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