Cari/e amici/che, bloggers e semplici curiosi/e,
tra i tanti
piacevoli ricordi che affiorano nella mia mente, legati alla mia attività di scrittore e studioso dell’Ordine dei
Templari, c’è un’email che mi fu indirizzata dall’allora presidente emerito
della Repubblica Francesco Cossiga. Avevo appreso dalla stampa che il
Presidente era un lettore attento e assiduo di saggi sui Templari e sulla
Massoneria, testimoniato anche dalla presenza nella sua biblioteca di molti saggi
su questi due argomenti. Così, gli inviai una copia del mio volume “Dossier: i
nuovi Templari” e, negli ultimi mesi dell’anno 2005, ricevetti da lui questa
gradita risposta scritta:
Gentile dottore,
la ringrazio per l’omaggio del vostro bel libro!
Voglio ricordarLe che al momento dello scioglimento
dell’Ordine dei Templari da parte del papa, unica fonte di legittimità storica
per l’Ordine stesso, fu dallo stesso stabilito che l’Ordine sarebbe potuto
essere riconosciuto soltanto per disposizione o consenso della Sede Apostolica:
ciò che non è avvenuto mai per le miriadi di “ordini” che sono “riapparsi” nel
corso della Storia, tutti più o meno legati alla massoneria, anche quando essa
diventò atea e con l’avvento la trono inglese della casa Orante, protestante
con il regno di William & Mary, venne spezzata via la cosiddetta “massoneria
cattolica”, giacobita, forse d’origine dei Templari rifugiatisi in Scozia. Se
vi è qualcuno che senta di voler far rivivere la “vocazione” templare, la cosa
migliore è che, con la presentazione di qualche influente vescovo della Chiesa
Cattolica, prospetti la cosa alla Santa Sede.
Con cordiali saluti,
Francesco Cossiga
Qualche tempo dopo, ebbi l’occasione e
l’onore di incontrarlo di persona all’interno della splendida cornice di Villa
Tittoni Traversi di Desio dove lo ringraziai per la cordiale risposta che
conteneva affermazioni importanti sotto il profilo storico e dell’attualità.
Michele Allegri
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