sabato 21 luglio 2007

LEGGENDE TEMPLARI E STORIE MEDIEVALI - PARTE II

Ben trovati a tutti, amici, bloggers e semplici curiosi,

vi ringrazio per la tempesta di e-mail che ci avete inviato. Mi dispiace se non ho risposto a tutti ma lo faccio ora, lanciando un unico messaggio: torneremo ad aprire i commenti, non preoccupatevi!
Ribadisco quanto ho già scritto e cioè che è inutile fare chiose su queste storie e leggende che circolavano in pieno Medioevo e che, non a caso, riguardano alcuni aspetti dell’esoterismo templare che era utile farvi conoscere, sempre nell’ottica del miglioramento nella comprensione di ciò che fu il vero Tempio.

Molti di voi mi hanno chiesto in che stato si trova l’ambiente neotemplare. Che dire?
E’ sempre più dimesso ed infiacchito: assomiglia tanto ad un uomo in sovrappeso e un po’ avanti con l’età che cerca di acchiappare una farfalla leggiadra.
Pensate, amici e bloggers che, secondo dati ufficiali e ministeriali, l’ambiente neotemplare conta, oggi, in Italia, non più di 700 iscritti. Alla faccia di quanti millantano, da nord a sud del Paese, di avere chissà quanti affiliati! Ma si sa che la politica del gonfiare i muscoli serve a far credere all’uomo della strada che bisogna mettersi in fila per entrare in qualche osservanza, perché, come dicono alcuni gran priori, non basta pagare mille e più euro per farne parte, occorrono doti particolari di saggezza culinaria in salsa pseudo-esoterica poiché non a tutti è concesso il privilegio ed l’ onore di appartenere per l’eternità al corpo d’elite del neotemplarismo italiano.

In realtà il fenomeno, almeno in Italia, sta avendo una battuta d’arresto.
In parte, molti cavalieri se ne stanno andando perché si accorgono che, come mi ha scritto il neotemplare Benito (non dico a quale Osservanza appartiene, onde evitare che ci siano ripicche contro di lui), “ i capitoli neotemplari sono scanditi dai ritmi delle mangiate, da cerimonie goliardiche filmate con la cinepresa dai parenti dei cavalieri e da gite scolastiche costose ed inutili poiché non si impara nulla di nuovo…”.
In parte, molti neotemplari si accorgono che alcuni gran priori, come è costume, ci marciano e ci mangiano su…
E’ la solita storia di poltrone, botteghe e pensioni integrative che si ripropone!
Ma questo è un altro capitolo che, se vorrete, apriremo più avanti, anche perché sono in molti a chiedermi di fare i conti in tasca a qualche gran priore, degno rappresentante di questa casta neotemplare nostrana, che ha dimostrato molta ignorance e molta arrogance sotto le ascelle (per usare una frase piacevole del nostro grande blogger Antonin). Ma c’è dell’altro.
Innanzitutto la Chiesa non perdona ai neotemplari la strumentalizzazione che essi fanno della religione cattolica, pensando così di aumentare gli iscritti. Come si sa, infatti, i neotemplari hanno una vera vocazione a modificare e a revisionare la storia per un loro tornaconto e questo è un fatto di malcostume che, pacatamente, ho segnalato in alcuni miei precedenti post. Pensate alla colossale balla della sospensione dell’Ordine del Tempio che, in spregio alla Chiesa, alcuni gran priori ancora ottusamente sostengono. Oppure osservate, cari amici e bloggers, come alcuni gran priori si sbraccino a prendere le distanze dalla massoneria, criticandola e sbeffeggiandola sui loro siti, facendo finta di non ricordarsi che il 90 % dei loro iscritti sono massoni. Ci sarebbe da ridere (o da piangere) per tali ed evidenti mistificazioni. C’è addirittura chi, neotemplare gnostico- cattolico filo papista-new-age-tradizionalista-filomassonico anarchico insurrezionalista di destra con pseudonimo satanico e gran priore del menga, si improvvisa giornalista e fa interviste a se stesso con l’intenzione di voler far credere che sul suo blog (che non visita mai nessuno) si rivelano degli scoop. Che pochezza! Che mezzucci per avere qualche adesione in più… e, visto che il gran priore del menga si è improvvisato anche scrittore e non disdegna da anni di seguire il mio blog e di criticare voi bloggers, gli dico apertis verbis: aspetto con ansia il suo libro e, ancor di più, aspetto di trovarlo in qualche libreria…. almeno di periferia. Si ricordi, però, di pagare qualche buona insegnante delle medie per fare le revisioni!

Ringrazio sempre e comunque tutti coloro che ci apprezzano poiché, con serenità e severità, da scrittori liberi ed amanti della verità quali noi siamo, abbiamo fatto luce su un fenomeno che nel mondo non conosce ostacoli, quello delle apertura di nuovi ordini self-styled neotemplari di tradizione palapratiana, cioè massonica e giovannita. Se, infatti, diminuiscono gli iscritti in Italia, aumentano, in Europa, i gruppi meno conosciuti.

Ma veniamo alla seconda parte delle nostre storie medievali.
Ancora una volta il tema che proponiamo si lega ai templari, all’Egitto e alla Grande Madre Iside, la vedova venerata e chiamata dai cavalieri Notre Dame, cioè Nostra Adam o Vergine Nera (si ricordi che i massoni scozzesi francesi, eredi dei templari, si sono sempre fatti chiamare figli della Vedova...)

“Tre cavalieri templari che sono partiti per fare la crociata, vengono catturati in Egitto dai musulmani. Condotti davanti al sultano, questi porta davanti a loro sua figlia Ismerie (crasi per Isis e Marie) per convertirli. Tuttavia, Ismerie, parlando con i tre templari, non solo non li converte ma chiede loro di mostragli la figura femminile che essi venerano. Allora, sono gli stessi angeli, Gabriele e Raffaele, a portarle dal cielo la statua della Vergine Nera. Gli angeli, poi, prendono i tre cavalieri e la giovane donna e li portano in Francia, assieme alla statua.
I quattro si mettono in cammino per la città di Laon e, durante la notte, si fermano presso una fonte d’acqua per riposarsi. Lì viene deposta la statua della Vergine Nera venuta dal cielo. Un pastore transita in quella zona e, ammalato grave, si ferma ad abbeverarsi a quella fonte e guarisce all’istante. I quattro viandanti, intanto, non riescono a proseguire il cammino, poiché la statua è diventata pesantissima. Tutto ciò viene interpretato dai quattro come il desiderio della statua di rimanere lì. I cavalieri templari e Ismerie decidono di costruire un santuario in suo onore poiché possa guarire con il suo potere, gli infermi e i malati".


Cari amici e bloggers, riflettete ancora una volta su questa leggenda che è legata al santuario, tutt’ora esistente, di Notre Dame de Liesse, tra Laons e Reims. Andate a visitarlo e tornerete più forti di prima.

Per chi vorrà andare quest’agosto a Lourdes, si ricordi che lì apparve la Madonna e che le acque sono miracolose, note per guarire molte patologie delle ossa. Ricordatevi altresì che, prima delle apparizioni della Santissima, il luogo era un santuario dedicato alla Vergine Nera d’Egitto, Iside. Come potrete vedere, se andrete, le acque provengono dal sottosuolo, dalla terra nera…

Con questo ho chiuso, vi auguro buone vacanze. Siate sereni e non dimenticate di cercare sempre la verità e, soprattutto, portate con voi una copia del Dossier…rileggetelo e scoprirete ciò che non avevate notato…

Un affettuoso saluto dai vostri Michele Allegri e Irene Sarpato