sabato 31 luglio 2010

P1, P2, P3…OPUS DEI, COMUNIONE E LIBERAZIONE, NUOVI TEMPLARI E CHI PIU’ NE HA, PIU’ NE METTA…


Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

ringrazio tutti coloro che mi hanno scritto dopo avermi visto ospite della diretta tv “In tempo reale”.

A Marco (che dice di essere un sincero leghista) dico che, da patriota e sincero democratico quale sono io, non potevo non ricordare, in trasmissione, che la Chiesa cattolica si oppose all’Unità d’Italia, per tutta una serie di ragioni. Certamente i padri della Patria come Garibaldi, Mazzini o Cavour non avrebbero mai potuto prevedere che la nostra povera Italia sarebbe stata mangiata, anzi, divorata dalle lobby e dalle mafie e, ad onor del vero, è giusto rammentare che i principali “problemi politici” dell’Italia e la sua decadenza morale coincidono con la discesa in campo dei cosiddetti movimenti politici e partiti “d’ispirazione cristiana”… e qui, per il momento, mi fermo!

Ogni mattina di quest’estate, apriamo un giornale o vediamo un telegiornale che ci parla di affaroni, di gruppi segreti che condizionano la vita della Nazione, di questa cosiddetta P3, anche se la massoneria pare non c’entri nulla (questo non esclude che molti degli indagati facciano o abbiano fatto parte di logge più o meno regolari, più o meno segrete).

Beh, la P2 di Licio Gelli era ben altra cosa: aveva dalla sua parte l’appoggio incondizionato di settori politici americani e dell’ intelligence atlantica, godeva dell’aiuto sostanziale di qualche illustre e potentissimo democristiano, flirtava con molti cardinali e vescovi della curia romana, aveva ramificazione per ogni dove… ma c’era un cemento, un collante che faceva finire tutto sotto il tappeto, affari e porcherie comprese. Questo cemento, anzi questa excusatio, si chiamava “lotta al comunismo internazionale”! Caduto il muro di Berlino e caduto il cosiddetto “pericolo rosso”, ogni riedizione di quel tipo di lobby può essere solo la ricerca spasmodica ed incondizionata del potere fine a se stesso, senza giustificazione, senza alcuna morale.

Vorrei aggiungere qualcosa. Nella stessa trasmissione mi è stato chiesto quali siano le somiglianze tra massoneria e Opus Dei. Ci sono similitudini tra le due organizzazioni ma ci sono anche molte differenze, a partire dal fatto che l’Opera è una diocesi delle diocesi, quindi, se ci fosse un problema di segretezza, così come molti hanno evidenziato, bisognerebbe rivolgersi direttamente in Vaticano per saperne qualcosa di più. Il Vaticano, di questi tempi, però, vive altre gravissime difficoltà, a causa dei molti casi di pedofilia che vedono coinvolti i suoi preti, i suoi vescovi, i suoi cardinali, sia per l’aspetto del reato direttamente commesso dai suoi prelati sia per le coperture ed agevolazioni fatte da varie eccellenze ed eminenze nel passato.

Ci sono poi un nutrito gruppo di pentiti e soprattutto pentite, ex numerari ed ex numerarie, che indicano l’Opus Dei come una vera e propria sètta!

Un po’ meno ramificata dell’Opus Dei ma sempre attenta alla gestione del potere e in stretti rapporti con la politica è la Fraternità di Comunione e Liberazione, chiamata volgarmente C.L., il cui meeting annuale di Rimini, si è scoperto da poco tempo, è sovvenzionato dalla Regione Lombardia del governatore ciellino Roberto Formigoni a suon di centinaia di migliaia di euro.

E che dire, infine, dei nuovi templari? Che dire, oltre quello che ho sempre detto?

C’è n’è per tutti i gusti: persone che cercano una dimensione spirituale new age, magnoni all’hosteria, organizzatori di meeting e falsi tornei di scherma, venditori di patacche e di mantelli medievali, venditori di falsi ordini cavallereschi ma non solo: c’è chi si appropria di simboli e di nomi notoriamente satanisti, c’è chi pensa di costruire una struttura di potere, c’è chi pensa di riconquistare la Terra Santa ( sic!) e c’è persino chi fonda partiti politici.

Tutti questi neoammantellati dovrebbero ricordare che i Templari non esistono più, che mai più esisteranno e che, mettendosi divisa e mantello, non solo diventano automaticamente scomunicati dalla Chiesa (ma di questo non frega niente a nessuno, possono ribattere lor signori) ma che per di più fanno ridere e sorridere chi dovesse incontrarli in qualche chiesa o mentre sfilano nelle Fiere, nei Palii delle contrade delle loro città (questo fatto interessa molti per la decenza, almeno). Ma ‘sti quattro cavalieri, con relative dame da passeggio, non sanno che i Templari, dichiarati eretici nella bolla Vox in Excelso, morirono bruciati sul rogo proprio per volontà del Pontefice regnante del tempo, al secolo Clemente V e del re di Francia, il cristianissimo Filippo IV il Bello?

Diversamente da costoro, il blogger Marco, il leghista, ne è al corrente, come è al corrente che un certo ex generale della Guardia di Finanza, ora in pensione, neotemplare di primo piano di Roma e vice-presidente di un piccolissimo partito politico (che fa molti meeting con onorevoli del centro destra e al quale aderisce un notissimo gran priore neotemplare de Roma, un ex alto dirigente ministeriale che tuona contro i magistrati…) ha recentemente e pubblicamente lanciato i suoi strali contro Radio Padania Libera, la radio della Lega Nord, il movimento politico al quale appartiene il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il noto on. Umberto Bossi, al secolo, il senatùr. Chissà, mi chiedo, se questi politici del Nord sono al corrente delle esternazioni dell’ ex generale neotemplare...

Beh, mi direte voi cari bloggers, non c’è niente di nuovo, molti neotemplari fanno politica e molti neotemplari hanno indossato o indossano un'uniforme, appartenendo chi alle Forze Armate e chi alle Forze dell’Ordine. E’ vero, è vero…. ma è anche vero che il suddetto ex alto ufficiale non conosce la storia degli ebrei (come da annotazione giuntami da un esponente della suddetta comunità), che non conosce il latino, che non conosce neppure una stilla di storia templare o medievale. Leggendo quell’articolo, però, francamente, non vedo un granchè di provocatorio nei confronti della Lega di Bossi. Semmai c’è una banale esternazione condita di puerilità espressa in un italiano macaronico e in salsa pressappochista con tanto di spadone e girarrosto. D’altra parte quelle opinioni sono politiche e per quanto puerili possano essere considerate, a me, schifato dalla partitocrazia, non interessano affatto.

La mia non è una difesa d’ufficio di quell’ammantellato, ci mancherebbe altro, è una semplice constatazione. Come è una constatazione osservare che ex alti ufficiali o ex dirigenti ministeriali di marca neotemplare si buttano a capofitto nella politica, tanto da far nascere il legittimo sospetto che costoro abbiamo vissuto, anzi sguazzato, in quel milieu che ha consentito loro di raggiungere quei traguardi professionali che, in virtù delle loro forze, non sarebbero mai stati capaci di conseguire. Basti vedere quali e quante castronate dicono in relazione alla storia dell’Ordine per accorgersi quale è il tasso dei loro neuroni!

D’altronde, le raccomandazioni nello Stato chi le fa se non il politico di turno o meglio, come è sotto gli occhi di tutti, i vari politici che compongono le varie P3 che, da sempre, inquinano la vita della Nazione? Ma non scandalizzatevi, questo costume tutto nostrano è stato ereditato dai regnanti borbonici…

Saverio, invece, mi ha fatto leggere un articolo tratto dal settimanale l’Espresso, intitolato “Gelli, tangenti, amici e trame” di Lirio Abbate e Paolo Biondani, nel quale si fa riferimento ad un’indagine della magistratura di Verbania nei confronti di un gran priore neotemplare, un colonnello della Guardia di Finanza (che è stato inquisito per associazione a delinquere) che stava costituendo un gruppo occulto e di potere in grado di condizionare la vita democratica del Paese e che era in stretto contatto con il notorio ex capo della P2.

In questo gruppo neotemplare, si legge nelle carte dell’istruttoria, “erano radunati militari, politici, dirigenti ministeriali, direttori di banca, magistrati, industriali” e gli immancabili faccendieri di turno. Ma guarda un po’…

Ma perché vi stupite, ancora, cari bloggers? Non sapete che le lobby sono un patrimonio culturale, politico e sociale delle democrazie liberali, come disse un celebre faccendiere italo-americano nel 2006 (già inquisito per associazione segreta)???

Ma che almeno siano palesi e legali…queste lobby… così mi verrebbe da dire, pensando di interpretare il pensiero di tutti i blogger che amano l’onestà e la Verità.

Degli altri non sappiamo che farcene, vadano pure ad indossare un mantello di carnevale e si ubriachino in qualche osteria con vino di quart’ordine ma per favore, che evitino di parlare e di straparlare di sospensioni templari, di regole latine e francesi, di comparsate televisive di pseudo-esperte templari, dei vari Ego Kaghitto e via dicendo…che già i templari, quelli veri, al solo sentirli strombazzare, si rivoltano nella tomba!

Buona estate a tutti!

Michele Allegri