sabato 5 giugno 2010

VOYAGER (O KAZZENGER?) NON PIACE AI NUOVI TEMPLARI!

immagine tratta dal sito
http://www.la7.it/intrattenimento/dettaglio.asp?prop=crozzaalive&video=38524


Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

dopo un po’ di tempo, torno a parlare dei nuovi Templari. Come sapete, quest’anno è stato dedicato alla produzione e alla messa in circolazione di due opere che hanno avuto il pieno gradimento del pubblico e della critica.

Ad “Elvis e il Priorato di Sion” è stata persino dedicata una puntata dalla fortunatissima trasmissione di Maurizio Decollanz, Rebus-questioni di conoscenza (Odeon tv) che potete rivedere ciccando sul link qui a lato, tratta da Rebus Tube.

Con “Io sono ciò che mangio” ho chiuso, il 22 maggio, la rassegna di letteratura gastronomica che ha visto una partecipazione di pubblico senza precedenti. In quest’ultimo periodo, poi, sono stato intervistato in talk-show televisivi e da un paio di mensili di approfondimento culturale.

Debbo dire che sono grato a tutti coloro che apprezzano il mio modesto lavoro che, da cinque anni a questa parte, svolgo solo ed esclusivamente al servizio del ristabilimento della Verità ultima, girando, in lungo e largo, per piazze e città. Infatti, posso dire con fierezza che io mi sento molto a mio agio quando mi trovo tra la gente, quella in carne ed ossa, quella che capisce i tuoi sforzi, quella che non ti abbandona mai, quella che ti sostiene e non si fa imbrogliare dai mestatori di turno!

Le presentazioni dei miei libri, per il momento, sono concluse. Abbiamo esaurito tutte le copie e ci apprestiamo a prepararci per la nuova uscita del mio quarto libro che svelerà al pubblico la vera religione dei Templari! Una pubblicazione voluminosa che, vi anticipo sin da subito, solleverà sconcerto e toglierà il sonno agli imbroglioni. Questa pubblicazione chiuderà, in bellezza, il mio interesse per l’argomento. Una passione che è nata con la stesura di “Dossier: i nuovi Templari” ed è maturata con questo blog.

Ed è ai nuovi Templari o neotemplari, come si è soliti chiamarli, che dedico questo post.

Un lettore, da Torino “mi ha scritto in una lettera” che ultimamente si sarebbe svolto un meeting
(che parola grossa!) dei nuovi Templari (non so a quale riunione si riferisca).
Tommaso, così dice di chiamarsi, o meglio Don Masino, come lo chiamo io, visto che si definisce un “ex affiliato neotemplare pentito”, riferisce che si sarebbe riunito “il fior fiore degli smerciatori di balle col mantello”, per usare un’espressione cara al cattolico medievista Franco Cardini.

Oggetto della riunione:

“Critiche alla televisione che discute senza criterio di storia templare”. In particolare, sarebbero state riversate “frecciatine templari” alla Frale, che lavora alle dipendenze dell’Archivio Segreto Vaticano, per le sue costanti e continue passerelle nella trasmissione di Raidue Voyager, di Roberto Giacobbo. Voyager, a detta di lor signori, non sarebbe ritenuta un format di approfondimento culturale, soprattutto in relazione alla storia del Tempio: si mischierebbero in un pot pourrì indiscriminato puntate dedicate allo spiritismo, a strani esseri volanti, ad egittologia, un tanto al chilo, ai mostri sottomarini, ad esperienze pre-morte…

Che io sappia, Roberto Giacobbo non è solito preparare minestroni, avendo alle spalle una struttura di supporto che lo aiuta ad impostare le puntate. Penso alla dott.ssa Valeria Botta o ad Adriano Forgione, direttore di Fenix. Se Voyager, per farvi un esempio, dedica una puntata a parlarci all’esistenza dell’Uomo-Falena negli U.S.A., non dobbiamo pensare, per forza, che ci stia tirando una sòla. Io non credo all’esistenza dell’Uomo-Falena, però voglio che se ne parli liberamente. Questo è il mio ragionamento, che non trova riscontro nei “fratelli ammantellati del Tempio”.

Il dott. Roberto Giacobbo, ultimamente, ha pubblicato un libro dedicato proprio ai cavalieri del Tempio (quelli veri) e al loro tesoro nascosto. Se lo sfogliate, potrete vedere che il primo libro che viene citato nella bibliografia è proprio il mio, “Dossier: i nuovi Templari” e questo dimostra quanto il mio lavoro abbia… “tracciato la strada per molti”.

Mi viene da sorridere quando penso che alcuni nuovi templari (non tutti, per carità), stretti nei loro mantelli di carnevale e legati tra di loro da vincoli di giuramenti segreti, non risparmiano critiche a chi la pensa diversamente da loro. Tra pseudo-gran priori, falsi professori medievisti, autoproclamatisi dottori, falsi sociologi in sovrappeso, sindacalisti in divisa, una cartomante-massona, teatranti peripatetici, legionari retrò, frequentatori di presentazioni di libri in Vaticano (solo dalla parte del pubblico, però) e pastarellari vari…non si sa più come definire questa massa informe e mal informata che non sa nulla di storia templare.

In sala, per l’occasione, pare ci fosse un noto esponente neotemplare che, dopo essersi prodigato a rifornire di noccioline e bibite gli ascoltatori (i soliti quattro parenti e fratelli di arma), si sarebbe cimentato nell’imitazione che l’attore Crozza, su La7, fa di Roberto Giacobbo, la cui trasmissione è chiamata dal comico genovese col termine spiritoso di Kazzenger, forse perché il critico Aldo Grasso, dalle colonne del Corriere della Sera di mercoledì 5 maggio, ha scritto un articolo intitolandolo “Le balle spaziali di Giacobbo”.

Non è un caso che il neotemplare in questione, che si definisce cattolico-gnostico, sia chiamato dai suoi confratelli anche con il termine di “U tignusu”, il calvo, in dialetto siciliano. L’imitazione che Crozza fa di Giacobbo, sarebbe, allora, la celebre prova goliardica cui il nuovo templare deve sottoporsi per essere innalzato dal rango di cavallerizzo e a quello di commendatore?

Quella spiritosa e “militaresca” riunione sarebbe avvenuta sotto l’occhio vigile (sic!) di uno dei relatori più svegli che il mondo neotemplare ricordi da cent’anni a questa parte, uno in grado di offuscare la celebrità del callista Fabrè Palaprat, inventore del movimento neotemplare.

Stiamo parlando nientepopòdimeno che del panciuto Lucky Luciano, superiore diretto di U’ tignusu ed inventore del gioco di templaropoli. S.E. (Sua Eccellenza per i profani, Sua Escremenza per gli iniziati) Lucky Luciano avrebbe esposto agli uditori (già tormentati per il lungo viaggio e lo scarso buffet) un documento senza precedenti. Si tratterebbe della mitica carta igienica del Conte della Forcoletta, sulla quale sarebbero incise le formule di “rito templare” passate alla storia come il documento dell’Ego caghitto.

Ma c’era bisogno di una riunione di gabinetto neotemplare per mettersi così in ridicolo, ancora una volta? Contenti loro…

Concludo, segnalandovi cose più serie, in particolare due film storici che “aprono gli occhi”.

Il primo, Agorà, riguarda la filosofa e astronoma Ipazia la quale, centinaia di anni prima di Keplero, capì che la Terra era rotonda e che i pianeti ruotavano interno al sole. Di fede pagana, si rifiutò di aderire al credo cristiano secondo il quale, per dogma, la Terra era piatta ed era il Sole a girare intorno alla Terra. Per questo rifiuto San Cirillo la condannò ad essere lapidata viva.

Il secondo film è La Papessa, la storia della prima donna pontefice. Consiglio la visione di entrambi ai Legionari di Cristo che, per fortuna loro, hanno smesso di scrivermi… visto che hanno qualche piccolo problemuccio di cui preoccuparsi.

Un saluto a tutti!

Michele Allegri