mercoledì 16 ottobre 2013

Dossier: i nuovi templari, news around the world!



Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

a distanza di 8 anni dall’uscita di “Dossier: i nuovi Templari”, i temi affrontati in quel libro sono ancora di stretta attualità.
Infatti, qualche giorno fa, nella ricorrenza del 13 ottobre, data di arresto dei Templari di Parigi, ho partecipato ad una conferenza come unico relatore. E’ stata l’occasione per annunciare alla stampa e al pubblico italiano l’imminente uscita del mio secondo libro sui Templari. Una ricerca voluminosa che ha per tema principale “la Religione dei Templari” ma che non mancherà di rivelare un luogo sacro e magico legato ai Templari del quale nessun autore ha mai parlato.
Confido che il pubblico e l’Accademia internazionale possano apprezzare, ancora una volta, questa innovativa quanto ampia relazione che vuole costruire una diga contro le menzogne storiche che si sono propagate negli ultimi tempi, partendo dalle letture appositamente storpiate del documento di Chinon.

Intanto negli USA, dopo la Biblioteca del Congresso Americano, è la prestigiosa Università privata di Harvard, la più importante del mondo, a inserire il mio libro “Dossier: i nuovi Templari” nella sua biblioteca come testo storico-scientifico, come manuale per gli studenti della storia medievale e dei fenomeni sociali dell’attualità, come il neotemplarismo.
Fondata nel 1636 a Cambridge (Massachusetts), l’Università di Harvard è la più antica istituzione universitaria americana.
Il nome Harvard viene dal primo benefattore del college, il ministro John Harvard di Charlestown. Alla sua morte nel 1638, lasciò la sua biblioteca e la metà del suo patrimonio all’istituzione.
Da allora, la biblioteca di Harvard ha continuato a crescere diventando un prestigioso punto di riferimento per la cultura mondiale. Attualmente essa comprende 18,9 milioni di volumi, 42 milioni di file digitali, 174.000 serie di titoli, 10 milioni di fotografie, e si stima 400 milioni di oggetti manoscritti.
Non è un caso che il motto latino di quest’Università statunitense sia “Veritas”, la stessa stella polare che io e la mia coautrice, Irene, abbiamo seguito affrontando questi delicati temi storici e di attualità.
Per quest’ennesimo riconoscimento, in questo stesso post, ringrazierò in lingua inglese i professori e i bibliotecari che si sono interessati alla nostra prima fatica.

Prima di far ciò, però, una triste notizia che riguarda direttamente la sezione italiana dell’Osmth-Osservanza Atlantica. Mi riferisco al dolente lutto che ha colpito, ai primi di luglio, il gran priore Stelio Venceslai il cui figlio, Massimiliano, è stato strappato improvvisamente all’affetto dei suoi cari.
Mi spiace rivolgere solo adesso, anche da parte di Irene, le più sentite condoglianze al dott. Venceslai e famiglia ma ho appreso di questo tragico evento solo da qualche giorno.


Heartfelt thanks to the Harvard University
I really would like to thank the Harvard University for including my first book “Dossier: I nuovi templari” among the volumes of its prestigious Library.
Established in 1636, is the oldest institution of higher education in the United States and one of the most important universities around the world.
The name Harvard comes from the college’s first benefactor, the young minister John Harvard of Charlestown. Upon his death in 1638, he left his library and half his estate to the institution established in 1636 by vote of the Great and General Court of the Massachusetts Bay Colony.
From then on, the Harvard’s library kept on growing becoming a prestigious point of reference for world culture. Currently it includes more than 70 separate library units, 18.9 million volumes, 42 million digital files, 174,000 serial titles, 10 million photographs, and an estimated 400 million manuscript items.

Michele Allegri