venerdì 16 ottobre 2009

ECCO LE NOVITÁ…

Cari amici, bloggers e semplici curiosi,

eccomi arrivato a fare il punto della situazione, come molti mi avevano chiesto.
Ho letto con piacere i vostri interventi all’ultimo post. Se volete avere da me delle risposte ai vostri quesiti, non dimenticatevi, però, di scrivermi a templarcenter@libero.it

Un nuovo templare, per esempio, mi ha chiesto se permane ancora oggi la scomunica di Papa Clemente V nei confronti di chi indossa l’abito e porta il nome dei Templari, come è prevista dalla Bolla Vox in Excelso.
La risposta è sì, la scomunica permane. Mi è stato confermato da autorevoli professori universitari di diritto ecclesiastico. Infatti:
La scomunica è prevista nel vigente Diritto Canonico, promulgato da papa Giovanni Paolo II nel 1983. Questo codice sostituisce il precedente Codex del 1917. Tutti gli istituti di diritto penale canonico trovano applicazione anche relativamente alla pena della scomunica”.
Se uno ci tiene ad essere un buon cattolico, quindi, o smette di usare quegli abiti oppure si dovrebbe astenere da ricevere i sacramenti, o di celebrarli, qualora sia un sacerdote!

Lunedì 12 ottobre, nel più grande teatro di Milano, sono stato invitato da un importante consesso di studiosi (il direttore di un mensile di storia e un professore universitario), per commemorare la data del 13 ottobre del 1307.
E’ stata un’importante occasione per dimostrare a tutti, con documenti alla mano, come l’Ordine del Tempio sia stato abolito dalla volontà di Papa Clemente a causa dell’eresia che vi abitava fin dalle origini. I relatori sono stati concordi con me sul fatto che i Templari, sputando sulla croce, non potevano ritenersi soldati pronti a dare la vita per il Cristo, come certa storiografia revisionista vorrebbe far credere.
Grazie al documento di Chinon, infatti, oggi sappiamo che le accuse di eresia mosse da re Filippo contro l’Ordine del Tempio erano vere. Infatti, fu il Maestro De Molay a confessare al cardinal Frèdol che era tradizione dell’Ordine sputare sul crocifisso al momento dell’ammissione nel Tempio. L’idolo che i Templari veneravano, la testa barbuta e orribile che “faceva germogliare gli alberi”, è un altro aspetto di quella religione pagana e totemista che era celebrata nel segreto dei Capitoli. Il Bafomet non c’entra nulla con la Sacra Sindone e quel telo di lino, che è stato fabbricato nel Medioevo, come ha confermato nel 1988 il cardinal Balestrato, non è l’immagine di Gesù.
Comunque sia, ognuno è libero di formulare una teoria.
Per chi voglia approfondire questo aspetto, può trovare sul web l’intervento dell’esimio prof. Luciano Canfora, il massimo esperto di filologia classica in Italia, che stronca l’ipotesi che la Sindone possa risalire a un periodo anteriore al 70 d.C.

Sto per presentare Elvis e il Priorato di Sion in un talk-show televisivo. Ci saranno interessanti domande e cercherò di chiarire molti aspetti oscuri di quest’antica società segreta e i molti misteri che avvolgono la vita del cantante.
Vi terrò informati su tutte le interviste che usciranno. Intanto, il libro ha quasi terminato la sua prima edizione.

Anche “ Io sono ciò che mangio” va molto bene. Circoli privati e istituzioni pubbliche m’invitano a presentarlo sui e giù per il Paese. Nel limite del possibile, cercherò di accontentare tutti.

Come sempre vi ringrazio.
Il vostro

Michele Allegri