giovedì 17 luglio 2025

LA POLIZIA PARALLELA GOLLISTA INFILTRATA NEL SOVRANO E MILITARE ORDINE DEL TEMPIO DI GERUSALEMME

 

                                                Il Gran Maestro OSMTJ, generale Zdrojewsky


                                                        

                                            Tesserino di riconoscimento del SAC


Care/i amiche/i, bloggers e semplici curiose/i,

 la loggia massonica Propaganda 2 (P2) di Licio Gelli che ha visto un’organizzazione “stay-behind”, atlantista e anticomunista, inserirsi all’interno di una loggia massonica riservata, nel periodo della guerra fredda, non è stato affatto un caso isolato. Una struttura simile si è creata in Francia più o meno nello stesso periodo, quando il SAC, il Service d’Action Civique, la polizia parallela gollista, si è coperta all’interno del Sovrano e Militare Ordine del Tempio di Gerusalemme (OSMTJ), un’organizzazione esoterica neotemplare che fu costituita in Francia da Fabrè Palaprat, nei primi anni del 1800.

Per capire cosa avvenne in Francia, bisogna però tornare indietro negli anni cinquanta del secolo scorso, quando l’RPF (Rassemblement du Peuple Français), il partito del generale Charles De Gaulle, si era dotato di un servizio d’ordine interno per proteggere il loro leader e i candidati più in vista alle elezioni politiche. Esso era composto soprattutto da ex militari e partigiani della Resistenza gollista ma vi erano presenti anche molti esponenti dei servizi segreti ricostituiti e della polizia nazionale, tutti profondamente devoti al generale. Nel 1953, quando De Gaulle sciolse il partito, questo servizio d’ordine si dotò di una struttura occulta col compito di pianificare e implementare delle operazioni clandestine e col fine di portare il generale all’Eliseo, un’impresa che fu coronata con successo il 21 dicembre del 1958 quando De Gaulle fu eletto presidente della Repubblica.

Due anni più tardi, De Gaulle lo trasformò in un’organizzazione ufficiale denominata SAC, dotandola di poteri pubblici e trasformandola in un’agenzia per la sicurezza nazionale, nonostante essa servisse unicamente la causa del suo fondatore e del suo movimento politico, tanto da essere definita dai giornali francesi “la guardia pretoriana del generale e di tutto il movimento gollista”.

All’apice del suo successo, il SAC contava 3.000 uomini, ben organizzati, ben equipaggiati e ben finanziati. Tra i suoi compiti c’era quello di proteggere De Gaulle dagli attentati messi in campo dagli esponenti dell’OAS, l’Organizzazione Armata e Segreta che radunava molti ex alti ufficiali dell’esercito che, assieme ad una manovalanza di estrema destra, si opponeva alla politica di decolonizzazione delle colonie francesi in Africa, voluta dal presidente della Repubblica, con gli accordi di Evian del 18 Marzo del 1962. Il SAC doveva inoltre aiutare il presidente a rimanere al potere, indebolendo tutti i partiti politici rappresentati in Parlamento, a partire da quello socialista e poi da quello comunista.

Quando nel 1969, De Gaulle uscì dalla scena politica, il SAC subì una forte deviazione. Per rimpinguare le sue casse ormai vuote, l'anno seguente, il SAC avviò traffici di armi e di droga in combutta con la criminalità organizzata di Marsiglia. Per meglio mimetizzarsi, cambiò la sua sigla in ETEC (Etudes Techniques et Commercials), presentandosi come un centro studi che, in realtà, nascondeva una struttura stay-behind, atlantista e anticomunista, capace di infiltrarsi in altre organizzazioni.  

Attraverso una precisa tattica spionistica, gli uomini del SAC-ETEC s’infiltrarono nel Sovrano e Militare Ordine del Tempio di Gerusalemme, riuscendo, in poco tempo, nel 1970, a far eleggere come 49° Gran Maestro il generale e conte polacco Antoine Zdrojeswsky, già capo della resistenza polacca nella Francia occupata dai nazisti. Il nuovo Gran Maestro che non faceva parte del SAC, avviò un reclutamento con affiliazioni altolocate e di peso, sul modello di quel proselitismo che il Maestro Venerabile Licio Gelli aveva svolto per la loggia P2.

In quello stesso anno, il Gran Maestro dell’OSMTJ Zdrojeswsky spostò la sede dell’Ordine a Marsiglia, nel Boulevard De Courcelles, al civico 69, dove aveva sede la ETEC, il centro studi che fungeva da copertura per il SAC. In seguito però ad alcune segnalazioni, nel 1972, il centro studi fu oggetto di perquisizione da parte della polizia nazionale, su ordine della magistratura, che trovò numerosi faldoni contenenti dossiers illeciti su personalità pubbliche e private.

Una serie di altri scandali fece calare il sipario sul SAC, nove anni più tardi. Proprio nello stesso mese e anno della scoperta delle liste della loggia P2 a Castiglion Fibocchi, in Francia, ad Auriol, un quartiere di Marsiglia, un ispettore di polizia, Jacques Massiè, membro del SAC e neotemplare dell’Osmtj, fu ucciso assieme alla moglie e al figlio da un gruppo armato, per un regolamento di conti interno all’organizzazione.

L’inchiesta giudiziaria e parlamentare che ne scaturì scoperchiò le attività illegali e illecite di questa struttura: traffico di droga, di armi, spionaggio e ben nove omicidi. Nel luglio del 1982, il presidente socialista Mitterand, d’imperio, ne decretò lo scioglimento.