Cari amici, bloggers e semplici curiosi,
oggi inauguriamo la rubrica “un tuffo nel presente” che,
alternandosi ad “un tuffo nel passato”, darà a questo seguitissimo blog un focus sull’attualità, sulla cronaca,
sempre all’interno degli argomenti, e non sono pochi, che io tratto nei miei
libri.
La notizia è di due giorni fa. L’arresto dell’ingegnere
Giulio Occhionero e di sua sorella Francesca, entrambi accusati dalla Procura
di Roma di procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato,
accesso abusivo al sistema informatico e intercettazione illecita di
comunicazioni informatiche.
In sostanza fratello e sorella avrebbero dal 2011 al 2016
schedato i PC di 18.327 persone, ottenendo anche le password e dati personali
di 1793 di questi.
Rubati, archiviati e catalogati questi dati apparterebbero a
personalità importanti del mondo Istituzionale,
politico, di centro-destra e di centro-sinistra e finanziario italiano ma non solo questi, visto che sarebbe stato haccherato
anche il PC di monsignor Ravasi.
L’indagine condotta a buon fine dalla Polizia Postale porta
però negli USA dove un contributo significato al proseguimento dell’investigazione
sarà dato dall’FBI.
Di questa vicenda, la cosa sottolineata un po’ da tutti i
media è la presenza di Occhionero tra le fila del Grande Oriente d’Italia,
l’Obbedienza massonica più numerosa e, storicamente, la più antica nel nostro Paese.
Occhionero, stando alla lettura dell’ordine di custodia
cautelare, avrebbe spiato pure i fratelli della sua Regolar Loggia, la “ Paolo
Ungari-Nicola Riciotti-Pensiero ed Azione” di Roma, della quale è stato anche
Maestro Venerabile e molti appartenenti al GOI di Roma, tra cui il Gran Maestro
Stefano Bisi che lo ha cautelativamente sospeso.
Il motivo di quest’infiltrazione nei PC dei fratelli liberi
muratori non è dato ancora di sapersi. Secondo però alcuni ricostruzioni, si
tratterebbe di una lotta intestina all’interno del GOI.
Sugli sviluppi della vicenda vi terrò informati!
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