mercoledì 9 gennaio 2008

I NUOVI TEMPLARI: COPYCAT DELL'OSMTH

Salve amici, bloggers e semplici curiosi!

Innanzitutto auguro un buon Anno a tutti, nonostante questo Gennaio sia iniziato con il solito spettacolo del decadimento sociale, politico ed economico della nostra Amata ma martoriata Italia. Come sempre, i molteplici e quasi irrisolvibili mali del Paese sono lo specchio di una società che si è lasciata andare, che non ha più valori e punti di riferimento, che annaspa nella corruzione, nel pessimismo, nell’arretratezza culturale. E’ la radiografia di un Paese vecchio e in veloce declino, insomma, un Paese al quale si potrebbe già intonare un de profundis

Ma cambiamo argomento!
Io ed Irene avevamo preparato un bel post su Giordano Bruno, il frate di Nola che fu condannato e giustiziato per eresia, le cui vicende personali ricordano un po’ quella dei capi del Tempio, soprattutto per ciò che concerne una certa visione della magia naturale e per la persecuzione portata avanti dai poteri laici ed ecclesiastici del tempo.
Apro l’anno, invece, con questo post, segnalando al grande pubblico che ci ascolta e che ci segue con amore ed ammirazione un fatto su cui sarebbe bene fare delle giuste e pacate riflessioni.
La mia non è una polemica, perché non è uso far polemiche in questo spazio, Qui si fanno solo battaglie civili e pacifiche per il ristabilimento della Verità, troppo spesso martirizzata per bassi interessi di parte.

Prima, però, saluto quanti ci hanno scritto, invitandoci ad andare avanti.
Mi piacerebbe anche farvi constatare le più che evidenti incongruenze storiche avanzate da una rivista e dal suo direttore in merito alla vicenda templare, come segnalatomi da un lettore un mese fa. Mi riprometto di farlo, anche perché questo blog ha smascherato molti “smerciatori di balle” che fanno del cerchiobottismo il loro cinico e, talvolta, squallido, metodo di ricerca filosofica.
Saluto, quindi, solo alcuni, quelli di cui ricordo lo pseudonimo: Carmen, Softy21, Bemcampo, Osvaldo, Brest, Tataianaruth, PavoneXXX, Pasqualinosettepose, Purulina, Arcontex e tutti gli altri.

Vengo, ora, all’oggetto del post, ringraziando Cimesto per avermi scritto e segnalato quest’altro fatto che vado ad evidenziarvi, cari amici e bloggers.

Se voi andate sul sito
www.templaridirossano.it, della Commenda di San Michael dell’Osmth e digitate la pagina “I cavalieri di Oggi” vi ritroverete alcuni brani integralmente presi dal nostro libro “Dossier: i Nuovi Templari”.
Confrontate quanto scrivono i cavalieri di Rossano e le pagine 211, 212, 225, 226, 227, 230 del nostro libro e vedrete quanto alcuni lettori ed amici hanno già notato.
Dico solo questo: c’è modo e modo di copiare e lo dico senza alcuno spirito di polemica.
Riportando intere frasi del nostro libro, i cavalieri dell’Osmth di Rossano dimostrano solo che, perlomeno, a loro, il Dossier è piaciuto e ciò ci rende felici.
Nasce il problema di capire, però, perché abbiamo copiato solo alcune parti e altre le abbiano modificate, e perché la parti copiate non siano virgolettate e non sia citato il nostro libro come fonte.
Questo atteggiamento non è ammissibile!
Forse i cavalieri dell’Osmth di Rossano hanno pensato di fare bella figura nei confronti di chi visita il loro sito, usando delle frasi scritte in un buon italiano, pregnanti di idee e di descrizioni veritiere, cosa che alcuni gran priori hanno dimostrato di non saper fare! O, forse, lo hanno fatto per tirare dalle loro parti le migliaia di lettori del nostro libro e del nostro blog. Non so….

Cari nuovi Templari di Rossano, bastava che mi comunicaste qualche bell’evento ed io l’avrei riportato fedelmente sul nostro blog e avrei invitato i nostri bloggers a scrivervi e a comunicare con voi. Se, poi, vi è piaciuto il libro, perché dice sacrosante Verità sull’Osmth e non solo, non dovevate vergognarvi di dirlo solo perché a qualche vostro confratello non è andato a genio. Avrei potuto prepararvi una pagina da inserire sul vostro sito per riassumere quanto io e la dott.ssa Sarpato avevamo scritto, vi avrei aiutato a migliorare la vostra comunicazione…

Quelle parti riportate, tra le altre cose, sono un’analisi di ciò che abbiamo scritto sull’Osmth International, sui suoi principi di base, sulle sue capacità di organizzare meetings, mettere in campo aiuti umanitari e quant’altro e sono tutte vere. Si omette, però, di riscrivere le frasi con le quali, a pagina 211 e 225 del libro, io e Sarpato descriviamo l’Osmth d’Osservanza Atlantica, l’Osmth International.
Così facendo, con una sorta di copia ed incolla selvaggio, vengono riportate in modo completo alcune frasi del nostro libro, quelle che piacciono, mentre vengono sostituite con altre quelle che non piacciono, conducendo, secondo me, il lettore a fare un’equazione non affatto scontata e che io non ho mai avvallato: Osmth International = Associazione dei cavalieri di Jerusalem.

Così non è e vi faccio un piccolo esempioper capire meglio.
Come ebbi modo di dire un anno fa, una cosa è scrivere che l’Osmth International di Osservanza Atlantica è una ONG ed un conto è scrivere che l’associazione del cavalieri di Jerusalem o Gran Priorato d’Italia di Venceslai è una ONG.
Infatti, anche se l’associazione italiana aderisce a quella internazionale, questo non vuol dire che abbiano lo stesso status: l’associazione del cavalieri di Jerusalem non è un’ONG in Italia. L’ho scritto, l’ho detto e ridetto ma è sempre la stessa storia.
Inoltre, volutamente, vengono omesse quelle frasi che riguardano un certo legame con la Massoneria, con le Chiese protestanti cristiane e con il movimento della New Age e si capisce il perché….


Leggete, inoltre, quanto scriviamo a pagina 211 “(l’Osmth intenational)…nasce, come abbiamo descritto precedentemente, nel 1995 in parte da una costola dell’Osmth di osservanza portoghese di Sousa Fontes ”.
Questo è un dato vero che lì, in quel sito, viene omesso, riportando, invece, fedelmente, le frasi che seguono a quella riportata. Con questa omissione, si pretende di fa credere ai lettori che alcuni Priorati anglosassoni di cui fanno parte i cristiani protestanti Carey, Redgrave, Mangum e altri non erano inseriti nell’Obbedienza dell’Osmth di Sousa Fontes mentre, invece, è vero il contrario, tant’è che per anni il Priorato americano “è stato sotto l’autorità neotemplare” del principe cattolico portoghese.
Gli autorevoli neotemplari anglosassoni, in primis l’ex Ammiraglio Carey, sono usciti dall’Osservanza di Sousa Fontes perché gli contestavano la direzione non democratica dell’Osmth di Osservanza portoghese e alcune vicende che riguardavano il bilancio e che sono state la goccia che ha fatto, come si suol dire, traboccare il vaso.
E’ da lì, da quel momento, che nasce l’idea di creare un’Osservanza a conduzione anglosassone, una Osservanza Atlantica (all’inizio tanti cavalieri italiani dell’Osmth contestavano la dicitura Osservanza Atlantica coniata da me e da Sarpato; ora la usano con fierezza ed orgoglio perché ricorda il Dossier che ha venduto più di 3500 copie!).
I fuoriusciti dall’Osservanza portoghese hanno formato il primo nucleo dell’Osmth International che in Italia, in una prima fase, aveva alcuni e pochi referenti usciti da altri gruppi italiani pre-esistenti (secondo quanto scrive il Gran Priore neotemplare lecchese, Alberto Zampolli, sul sito della propria associazione Gran Priorato d’Italia OSMTJ, anche il dott. Stelio Venceslai, attuale Gran Priore d’Italia OSMTH, sarebbe un fuoriuscito dal precedente gruppo neotemplare Osmtj. Venceslai non ha mai smentito quanto Zampolli scrive sul sito). A quel tempo, il Priorato italiano fu gestito dal professore francese Nicolas Haimovici-Hastier per conto degli americani ( è lo stesso professore di chirurgia ossea che aveva appoggiato la sostituzione di Venceslai alla guida del Gran Priorato d’Italiano con il romano Lucioli. Gli americani, invece, confermarono al vertice Venceslai, mentre Haimovici e Lucioli furono costretti ad assonnarsi, costituendo, poi, un’altra Osservanza Osmtj in Italia).

A pagina 225, inoltre, noi scriviamo “per farsi un’idea unica del modello dell’Osmth bisogna guardare al Gran Priorato degli USA, che ha il merito di aver creato un’organizzazione ex novo, di averle fatta diffondere e di averla portata ad essere l’unico gruppo neotemplare riconosciuto all’ONU. Il personale è altamente qualificato e di gran prestigio, in parte proveniente dal circuito massonico americano”. Anche questa frase è stata omessa.
Tutto chiaro, no?
Questa è la premessa che non viene citata dai cavalieri in quel sito. Noi parliamo degli americani, della loro capacità di aprire nel mondo gran priorati e commende, del fatto che loro, e non altri, abbiamo personale qualificato, di alto livello. Sono gli americani ad aver creato l’Osmth International, sono loro a controllarlo, sono loro che hanno lavorato per ottenere lo status di ONG, sono loro che gli danno una dimensione internazionale, sono loro a creare ampi fondi per sostenere progetti umanitari. Se non fosse per loro, per gli americani, nessun italiano, nessun francese, belga o tedesco potrebbe ottenere o fare niente.
Dovrei tornare al discorso di apertura di questo post sul declino italiano e, se vogliamo, in parte anche europeo. Non siamo capaci di smaltire l’immondizia di Napoli e di avere i conti pubblici in ordine, figuriamoci di fare altro.
Queste letture realistiche dell’Italia sono, tra le altre cose, condivise giustamente anche dal dott. Stelio Venceslai, i cui articoli, pubblicati sul sito del movimento politico del quale è segretario, denunciano il dilagante malcostume italiano… anche se mi risulta un po’ difficile da pensare che un ultrasettantenne, ex dirigente ministeriale, affermi che l’Italia sia composta perlopiù da anziani e che la burocrazia soffoca le imprese….mah…..

Detto questo, che cosa dovrei aggiunger di più nei confronti dei cavalieri neotemplari copycat di Rossano se non che, talvolta, “la gatta frettolosa partorisce i gattini ciechi ”?
Ribadisco a questi simpatici amici che se il nostro libro era piaciuto loro, visto che ne hanno riportato fedelmente intere parti, potevano dircelo apertis verbis, facendo nascere quella collaborazione per la comunicazione di cui ha tanto bisogno il Gran Priorato di Venceslai. Invece, hanno scelto la strada di non comunicare, di riportare frasi del libro senza citare la fonte…..mah…..

A tutti, e proprio a tutti, anche agli amici cavalieri di Rossano, auguro ogni bene e un buon Anno nuovo, all’insegna dell’ottimismo e della Volontà di fare.


Dott. Michele Allegri

P.S.: non pubblicherò commenti per questo post.

martedì 11 dicembre 2007

LA SPIRALE E IL LABIRINTO TEMPLARE

Buon giorno a tutti voi: amici, bloggers e semplici curiosi!

Credevate che mi fossi dimenticato di voi?!

No, carissimi. Ho ricevuto tutti i vostri messaggi e vi voglio mandare, anche a nome di Irene Sarpato, un grande Grazie. Grazie per il sostegno, grazie per l’apprezzamento, grazie per i vari auguri che ci giungono.
Non c’è’ miglior ricompensa per scrittori come noi, che perseguono la via della Verità, che quella di essere capiti, apprezzati, stimati ed amati dal pubblico dei lettori. Ci conforta sapere che abbiamo fatto il nostro dovere e che i disertori della Verità se la diano a gambe.

Le prime conferenze su Atlantide e sul mondo sotterraneo sono andate a gonfie vele. Più di 150 persone per volta, recensioni positive da parte di giornalisti intelligenti e preparati.
La gente sembrava non volersene mai andare via. E’ attenta, è vigile, chiede spiegazioni, vuole conoscere ed approfondire. Tutti sono partecipi di questo bagno sapienziale in cui la cultura celtica incontra quella cristiana e quella indiana e dove i miti e le leggende di antichi popoli scomparsi rivivono nell’esoterismo sincretista templare.

Tra gli argomenti maggiormente richiesti dal pubblico, durante le conferenze, vi è la geometria sacra delle cattedrali e i luoghi misteriosi e mitici del Graal, che portano gli uomini con un animo puro a percorrere un sentiero travagliato verso il Regno sotterraneo dell’immortalità .

Oggi, infatti, vi voglio parlare di figure antiche e sacre come la Spirale e il Labirinto, due simboli cari anche ai nostri monaci-guerrieri, i quali li ripresero dalla civiltà megalitica portati dai Primi Uomini sulla Terra e li riprodussero sulle mura di molti castelli.

Questi simboli sacri li troviamo incisi nelle entrate di molte grotte, nei meandri o sopra le fessure rocciose di molti paesaggi europei e non. A Chartres, per esempio, si trova una spirale, simbolo del viaggio dell’iniziato verso il centro della Terra. Infatti, noi vediamo la spirale sul pavimento, in modo bidimensionale, ma provate ad immaginarla in profondità e vedrete che scende verso il centro della Terra.Mettendovi al centro, cari pellegrini, potreste captare onde telluriche capaci di farvi sbandare.
Molto simile a quello di Chartres è il labirinto raffigurato nel Duomo di Lucca, che vi consiglio di vedere.
Questi non sono gli unici casi celebri, visto che altre spirali si trovano in Lapponia, in Norvegia, in Danimarca, in Svezia, in Finlandia. Presso alcune popolazioni, essa era chiamata di “Babilonia” o
“Strada dei Giganti”.
L’idea è quella di un percorso concentrico, senza complicazioni, facile da eseguire sia all’andata che al ritorno. Ricorda la forma del Serpente primordiale, simbolo, per i templari e per gli gnostici, della conoscenza del proprio passato e del proprio futuro. E’ il famoso Uroboros, il serpente che si morde la coda, segno dell’eterno ritorno, così come lo concepì il filosofo Nietzsche.
Ma è anche la rappresentazione del potere delle forze dell’inconscio, associate alla sessualità, alla naturalità, alla magia e alla figura della Grande Madre, Notre Dame ( Iside), come la chiamavano i Templari che la veneravano. E’ persino il cammino del monaco verso la Verità e verso il Cristo.

Un’altra variante non meno importante della spirale è il labirinto. Associato al mondo sotterraneo e alle grotte naturali, profonde e complicate, veniva chiamato dagli alchimisti del XIV secolo con l’appellativo di “centro di Salomone”. L’etnologia colloca la data della comparsa di questo simbolo nell’epoca megalitica.
Alcune versioni vedono nel labirinto il viaggio dell’anima del defunto verso l’isola dell’immortalità, Avalon per i celti, Agert per gli Egizi.

Secondo molti studiosi di antropologia comparata, il labirinto sarebbe strettamente connesso con le viscere materne, col grembo che da la vita e col grembo della terra che ci accoglie dopo la morte.

Celebre è il racconto di Dedalo che costruisce il palazzo di Cnosso, a forma non regolare, su ordine di re Minosse, per rinchiudervi il Minotauro, figlio di un toro inviato al re dal dio Poseidone e della moglie di re Minosse Pasifae. Il labirinto di Creta si divideva in due parti e la parte sotterranea era un labirinto dedicato alla Luna e alla Morte.
Altrettanto importante è il Labirinto di Meride, in Egitto, risalente al 1842 a.C. circa, che pare possa avere ispirato l’ingegnere greco dedalo (dati i continui e profondi rapoporti tra il mondo greco e quello egiziano, attestati anche da Platone). L'area sulla quale fu costruito doveva raggiungere i 70000 metri quadri e pare avesse più di 3.000 stanze disposte su due piani, uno dei quali sotterraneo. Sembra che la sua destinazione fosse di tipo religioso. Quest'opera archittetonica impressionò notevolmente lo storico greco Erodoto che lo considerava addirittura superiore alle piramide e scrisse: "Ed io ho visto; è superiore a qualsiasi cosa si possa dire in merito”.
Il simbolo del labirinto rifiorisce in età medievale ma con connotazioni essenzialmente negative, tanto che il clero cattolico lo bolla come un simbolo pagano e demoniaco.

Nell’augurarvi un sereno Natale, in attesa che il buon Re e pastore torni, come ogni anno, tra noi peccatori, chiudo con una frase degli scrittori inglesi Picknett e Price:
In Egitto le più importanti celebrazioni di Iside cadevano il 25 dicembre, quando si commemorava la nascita del figlio Horus…”.

Saluti Templari!

Michele Allegri

martedì 30 ottobre 2007

GLI DEI TEMPLARI E IL MONDO SOTTERRANEO - PARTE SECONDA

Ben trovati, come sempre, cari amici, bloggers e semplici curiosi!

Inizio, come al solito, con il ringraziare il grande popolo del blog che continua a seguirci e a manifestare vivo interesse per gli argomenti trattati in questo spazio. Lo so che da tempo avrei dovuto celebrare un sonoro de profundis per l’ambiente neotemplare che, ormai, appare a tutti noi sempre più sgangherato e composto da pochi gran priori col ventre grasso e politicizzato che “si fanno la guerra” sul NULLA, affermando questo, dicendo quello, facendo a gara a chi ha il mantello più pulito o la medaglietta più dorata. A ciò porterò rimedio, evitando di parlarne in questo spazio, anche se il tema è stato centrale per il nostro Dossier, per far conoscere al grande pubblico (più di 3600 copie vendute!) un fenomeno, un mito che, a detta di molti amici bloggers, “avrei creato io stesso prima di distruggerlo definitivamente”, parafrasando con quest’affermazione ciò che scrisse Aristotele di Platone in merito al mito di Atlantide.
Ognuno è libero di pensare qualsiasi cosa ma questa non è la Verità. Nel fenomeno neotemplare ci sono i pro (pochini, pochini) e i contro (molti, molti) e li abbiamo scritti entrambi. Come sapete, cari amici bloggers, per averlo sperimentato voi stessi, questo blog è celebre perché vengono ospitate tutte le più diverse opinioni del caso, a differenza, invece, di quei blog che nascono solo per percorrere ostinatamente una strada a senso unico ed hanno come unica funzione quella di celebrare il tortuoso pensiero dei loro gestori. Guardateli, amici bloggers, mentre si autogalvanizzano, mentre il loro contatore “giger” segna i 500000 visitatori l’anno, mentre espongono in bella vista e in maniera strumentale le figura del Papa di turno e i simboli magici ed esoterici appartenuti ai templari. Non sto a dirvi ciò che sapete già e cioè che nessun utente li frequenta perché tutti sanno che loro fanno solo propaganda e che questa è la peggior nemica della Verità. Ma andiamo oltre.

Ringrazio, poi, singolarmente, senza poter fare i nomi di tutti quanti, coloro che ci stanno aiutando a presentare in alcune città del Nord Italia la conferenza che ha per titolo:

“Dal mito di Atlantide al misterioso Regno sotterraneo di Agarthi: catari, templari, rosacrociani e nazisti alla ricerca del Santo Graal ”

Il tema, interessantissimo per tutti gli appassionati del genere, sarà una specie di viaggio iniziatico alla riscoperta della Verità nascosta e si svolgerà come una sorta di dialogo platonico a due voci, con sottofondo di musica celtica. Per questo vi invito ad essere numerosi e preparati sugli argomenti che tratteremo.

Il legame tra l’Ordine del Tempio e il mito della sotterranea Nostra Signora che veglia il corpo del Re che dorme è un legame molto stretto, cari bloggers. A questo proposito, vi segnalo le ottime ricerche dell’amico scrittore Gianni Glinni, i cui libri avranno carattere e ambizioni planetarie. Da questo, cari bloggers, voglio che traiate questa conclusione: quando si ha una squadra, quando si hanno i mezzi e le capacità e, soprattutto, onestà intellettuale, niente e nessuno può ostacolare chi decide di portare il fuoco sacro della Verità al mondo…. Come lui stesso sa, a Gianni e alla sua squadra, per dicembre, io ed Irene non faremo mancare un forte appoggio logistico…. perché tutti gli amici bloggers possano essere compartecipi e discutere dei pro e dei contro di quanto è stato trovato.

Segnalo solo un ultimo fatto, la pubblicazione degli atti processuali riguardanti il Tempio in un libro che costerà una bella cifretta, quasi 6000 euro. Il Vaticano, infatti, ha deciso di “rendere pubblici” (lo abbiamo appreso dalle pagine di repubblica di domenica 7 ottobre) gli atti e gli antefatti del processo ai templari che si concluse con “lo SCIOGLIMENTO dell’ORDINE ”, come ha ricordato il prof. Franco Cardini (quello della polemica con il caro dott. Venceslai), ordinario di Storia Medievale.
Non credo ci sia niente di nuovo in quegli atti che cambi il corso della storia. Ci saranno, forse, questo sì, i soliti detrattori che, facendo speculazioni per un proprio tornaconto personale, vorranno far passare Papa Clemente V per un fellone, per un semplicione della borgata di Avignone che leccava i piedi, per non dire peggio, al re francese Filippo il Bello. Noi, a queste considerazioni, a questo coro di voci insulse che vomita infamie sulla figura del Papa, ci siamo sempre opposti, anche per rispetto alla figura e al ruolo che ebbe Clemente. A meno che non si voglia dire che tra le qualità per essere scelti pontefici di Santa Romana Chiesa ci sia quella di non aver il coraggio delle proprie azioni, quella di essere persona dal carattere debole e facilmente influenzabile e quella, se chiamati a testimoniare la Verità, di non essere pronti per il martirio, cosa che, invece, fu accettata volontariamente da Gesù Cristo.
Vedremo che dibattito sortirà da questa pubblicazione commerciale, spero solo che non ci sia la solita bagarre degli ammantellati della domenica che si fanno passare per i templari del 2000.
Ma veniamo, ora, a discutere della seconda parte del nostro tema.

Torno ad approfondire ciò che era rimasto incompleto nel precedente post e che riguarda sia la provenienza della testa adorata dai templari sia le caratteristiche del culto della Grande Madre che porta Lena.
Per questa seconda parte farò solo alcuni accenni, non vi dirò ciò di cui si tratta in maniera dettagliata, non perché io ami nascondere alcunché ma per preservare una Tradizione che dice che la Somma Verità si mostrerà agli amanti della Verità sotto forma di simboli ed allegorie.
Per ciò che riguarda la testa, vi dico che, un tempo, era stata di proprietà di Papa Silvestro II, al secolo Gerbert d’Aurillac. Alcune leggende dicono che fosse un discendente degli oscuri e potenti maghi e signori duchi d’Aquitania, di Occitania per intenderci, coloro che avevano come simbolo una “Torre di Maddalena che sfidava il cielo…”. Abbandonato dai genitori, Gerbert fu accolto ed istruito dalla monache di Aurilllac, celebri per il loro sapere in tutti i campi. Diventato giovinetto, si dice che andò in Egitto e lì incontrò alcuni uomini dotti uno dei quali gli dette un libro sacro, l’Abacum.
Secondo un’altra leggenda, Gerbert trovò l’entrata di un castello sotterraneo tutto in oro massiccio che aveva delle scale che portavano in una profonda cripta. Lì trovò una testa che rispondeva sì o no a tutte le domande che gli venivano poste e che aveva la possibilità di prevedere il futuro. Questo Papa, secondo alcune leggende popolari, era in comunicazione tramite la magia con il mondo dei morti. Si dice che la testa parlante passò ai templari e da lì a Bacone, a Flamel e a molti altri. Questo è quanto.

Per quanto riguarda il culto di Nostra Signora sotterranea, le sue acque vengono dal centro della Terra e guariscono tutti i mali. Si tenga presente che:
1. Ci sono molte leggende che hanno lo stesso tema e che si sovrappongono per annunciare una stessa Tradizione (si pensi a Gesù e Maddalena o Gesù e Maria o Artù e Ginevra….).
2. La Donna in questione è una Dama, regina delle acque e della Terra
3. La Dama ha due mariti e ha due figli.
4. Il figlio della Dama non è stato riconosciuto dagli uomini come loro Re, è stato colpito dagli uomini malvagi per la sua estrema sapienza ma non è morto perché non può morire. Dorme in attesa che possa tornare a governare sul suo popolo. Intanto la Dama veglia perché nessuno lo vada a disturbare.
5. Solo agli iniziati è possibile trovare il luogo dove il re dorme.
6. L’uomo è capostipite di una dinastia dal sangue blu e il suo popolo ha anche storicamente abitato la zona del Razès, in particolare la valle dell’Aude.
7. Secondo molte leggende medievali legate al Graal, i Templeisen e cioè i Templari, sapevano dove era custodito il corpo del Re “Pescatore” e che fine avesse fatto la sua dinastia e il suo popolo.

Questo è quanto.
Per questo post non sono previsti commenti.

Finisco col salutare con simpatia Silas, il gestore di un blog tematico che ha inserito questo nostro blog tra i suoi preferiti.
Ora, come dicevamo un tempo... a voi tutti il calice del simposio…il Graal che, ovviamente, non è la fiaschetta degli pseudo templari….

Michele Allegri

P.S.
AGGIORNAMENTO

Cari bloggers,
volevo solo aggiornarvi in merito alla pubblicazione degli atti processuali da parte del Vaticano.
Un giornalista mi ha scritto oggi che gli esemplari in vendita sono 799 e che costano cadauno interno ai 5900 euro. Una bella cifretta, soprattutto pensando alle famiglie italiane che non arrivano alla fine del mese!
Il giornalista mi conferma che erano presenti Manfredi, Cardini e la Frale.
Tutti e tre sono stati d'accordo sul fatto che l’Ordine fu SCIOLTO, LIQUIDATO e quindi non sospeso da papa Clemente V, come molti, erroneamente ed in mala fede, hanno propagandato.
La Frale ha anche fatto questa dichiarazione: “il 18 marzo 1314 moriva sul rogo Jacques De Molay l’ultimo gran maestro del Tempio con una condanna per ERESIA, benché fosse stato assolto precedentemente dall’autorità pontificia
“L’assoluzione” alla quale la Frale fa riferimento è quella operata dalla commissione cardinalizia che, con a capo il cardinal Fredol, sentì gli imputati templari nel 1308 e li assolse, come riportato a pagina 118/119/253 del mio libro “Dossier: i nuovi Templari”.
Tuttavia, è bene ricordare che l’atto finale di questo processo si concluse con un sonoro scioglimento dell’Ordine con tanto di bolla papale di Clemente nel 1313!
E’ inutile che intelletualoidi da strapazzo facciano passare Clemente per un minus sapiens in mano a Filippo. Egli fu, invece, un pontefice che governò la Chiesa nel pieno delle sua facoltà mentali! Forse, non fu tanto forte quanto Bonifacio VIII, ma questa è un’altra storia…...
Inoltre, contro i tentativi maldestri di alcuni neotemplari di piegare a loro piacimento la Verità, riporto quanto ha detto in conferenza mons. Sergio Pagano, archivista capo dell’Archivio Segreto Vaticano, riguardo alla pubblicazione di queste carte:
“ NON C’E’ ALCUNA VOLONTA’ CELEBRATIVA NE’ TANTOMENO RIABILITATIVA DELL’ORDINE DEL TEMPIO ”.
Questa frase è da leggersi così: l’Ordine templare fu sciolto in quegli anni, non se ne sente la mancanza e l’attuale papa Ratzinger non procederà alla riabilitazione o alla ricostituzione dell’Ordine sotto l'egida della Chiesa di Roma
Tenete presente, cari amici, che i vari Osmth, Osmtj, Smtho, Priorato di Ballion o similia sono associazioni ricreative e folkloristiche che non hanno alcun legame diretto con il glorioso Ordine del Tempio.
Il tentativo di alcuni neotemplari di farsi riconoscere dalla Chiesa in virtù di una presunta sospensione, di una ibernazione dell’originale Ordine, è andato a farsi benedire con tanto di ghiaccioli al gusto templare! Di ibernato, questo sì, rimane solo capitan templare findus di Prato e il suo cervello solitario e fantasioso…
Concludo, citando, ancora una volta, la dott.ssa Frale che ha detto:
Papa Clemente era convinto che i templari fossero colpevoli di volgarità, abusi e atti peccaminosi di varia natura ma non di eresia. Tuttavia Clemente, nel 1312, né ordinò lo sterminio per il bene della Chiesa…”
Da ciò evinco che il Vaticano, con questa opera di trasparenza, stia giocando la carta della lotta politica tutta interna alla Francia e là dove c’è politica, ricordate amici, c’è la liceità di ogni atto….
A buon intenditor, poche parole…..
Un saluto dal vostro fedele scrittore amante della Verità.

Michele Allegri

lunedì 3 settembre 2007

GLI DEI TEMPLARI E IL MONDO SOTTERRANEO - PARTE PRIMA

Ben trovati amici, bloggers e semplici curiosi!

Volevo ringraziare un po’ tutti coloro che ci hanno scritto, ponendoci domande, manifestando il loro pensiero, salutandoci e spronandoci a proseguire la nostra democratica Battaglia per la Verità. Una Battaglia con la B maiuscola, pacifica e corretta, fatta per voi e con voi.
Un grazie di cuore a Iolanda, Camillo, Arrigo e il figlio Benjamin, Aronne, Mattevon (così ti sei firmato!), Romeo e Sitty22, Claudio, Benedetto, Regina e Grace.
Al gentile prof. Sandro Manfè, persona di raffinata cultura e alle sue puntuali e precise domande sui templari e neotemplari, rispondo ora con questo post. Mi scuso con lui per non averlo fatto prima.

Come abbiamo più volte scritto sia nei precedenti post quanto nel Dossier, un parte dell’avversione del clero cattolico nei confronti dei templari era dovuta al fatto che, durante i loro capitoli, i cavalieri praticavano un’antica dottrina esoterica, pagana ed eretica, che venne attentamente studiata dall’ufficio della Santa Inquisizione dal 1307 al 1314.
Alcuni Papi avevano persino preso posizioni nette contro il Tempio e i suoi massimi dirigenti. Ricordo a voi tutti papa Clemente IV, che accusò l’Ordine di condotta anti-cristiana e papa Clemente V, che ne decretò lo scioglimento, la soppressione, la liquidazione con tanto di bolla
(amici bloggers non fatevi mai ingannare dalla fandonia della sospensione dell’Ordine, propagandata da molti capi e capetti neotemplari, che ha come unico scopo quello di attirare con un artifizio i fedeli cattolici e di revisionare la storia piegandola ad interessi di parte. Di questo abbiamo già ampiamente parlato. Vi ricordo solo che lo stesso presidente dell’associazione dei cavalieri di Jerusalem- Osmth Italia, dott. Stelio Venceslai, ha dovuto ritrattare la sua versione della sospensione tornando sui suoi passi ed adducendo come scusa quella di essersi sbagliato a tradurre la bolla papale, confondendo il termine soppressione con sospensione! Comunque, al dottore che in quella occasione ha dimostrato di essere lucido, ravveduto di fronte alla Verità, a differenza di altri, dico: bravo, meglio tardi che mai!) .

Ma c’è un altro Pontefice che accusò i templari di praticare riti magici e negromantici. Fu Papa Innocenzo III che, nel 1208, cioè più di cent’anni prima della fine ufficiale del Tempio, scrisse queste frasi di fuoco al Grand Visiteur du Temple:
I crimini dei tuoi fratelli ci turbano profondamente per lo scandalo che essi provocano all’interno della Chiesa. I cavalieri del Tempio praticano le dottrine del demonio; il loro abito non è che ipocrisia…”.
Di questa duplicità dell’Ordine, a cui fa accenno Papa Innocenzo III col termine di ipocrisia, abbiamo già trattato più volte e lo facciamo ancora oggi in relazione alla religione dei templari.
La duplicità dei comportamenti e delle finalità dei templari è un chiaro segno di come la dottrina gnostica e dualista, già propria della chiesa Catara dell’Occitania ma anche di una certa cultura orientale e mediorientale, avesse plasmato l’Ordine, fin dalla fondazione, avvenuta nel lontano 1118.
Inserita in questo contesto, la duplicità appare come una visione del mondo chiaramente olistica, anti-cristiana, anti-occidentale, eretica e pagana ma, soprattutto, per la Chiesa, diabolica .
Ricordo a voi tutti che i templari coltivavano alcuni misteriosi culti pagani di natura duplice e che fanno riferimento ad una teogonia o religione che esalta il mondo sotterraneo e/o il mondo dei morti. E’ per questo motivo che i templari facevano cerimonie e/o capitoli nelle grotte o nelle cripte delle chiese o nelle segrete dei loro castelli (vedi il castello di Gisors o quello di Tomar). In particolar modo, vorrei far sapere a voi tutti che una serie interminabile di gallerie sotterranee si diramano sotto l’Europa e persino sotto Gerusalemme. Cosa pensate che i templari abbiano fatto per nove anni, scavando sotto il Tempio di Salomone? Che cosa avranno trovato, secondo voi? Quale era la loro MISSION e chi li mandava?

Ma torniamo ai culti.

E’ ormai ben nota la venerazione dei templari per la Grande Madre, Notre Dame, la Dea egiziana Iside, la vedova regina dell’oltretomba le cui statue, in Francia, sono veramente innumerevoli, e che nel linguaggio occultista viene definita o come la Vergine Nera o come la Regina Bianca.
I templari, però, praticavano anche il culto di un idolo, il Bafomet.
Durante il Medioevo queste due divinità vennero equiparate ed accorpate dalla Chiesa alla figura del demonio o del diavolo, con l’intento palese di cercare di estirpare un’antica religione dedita alla magia, forte e radicata tra le popolazioni europee. Nel Medioevo, infatti, si riteneva che i demoni o il diavolo potessero prendere la forma di donne o di teste parlanti che profetizzavano sciagure.
Si riteneva, altresì, che i demoni potessero possedere alcune persone e, tramite, loro agire contro la Chiesa di Cristo sulla terra. Le Istituzioni del tempo, in collaborazione con la Chiesa di Roma, tentavano di sradicare culti sciamanici ed animistici ben presenti in alcune zone del continente, utilizzando lo spauracchio della caccia all’invasato, al posseduto dal demonio. Infatti, là dove la Chiesa non riusciva ad assorbire i culti pagani, cercava di estirparli con la forza e con l’aiuto degli eserciti dei re e dei principi convertiti al cristianesimo.
Ed è nel Medioevo che ebbe inizio la caccia alle streghe, con tanto di torture e roghi, unitamente ad una concezione sessuofoba della vita (in tutte le religione pagane il sesso era un elemento fondamentale di consonanza con la Natura) perché, si diceva, ciò avrebbe aiutato gli uomini e le donne ad espiare le colpe di Adamo ed Eva e ad innalzarsi al di sopra dei piaceri della carne, dietro la quale si celava il demonio.
Aggiungo che sia Iside che il dio cornuto ( = Cernunnos, l’antico dio dei celti con le corna di cervo) venivano rappresentati come Dei malvagi, che vivevano in un mondo sotterraneo chiamato o Ade o Regno dei Morti o Inferno, regno degli inferi. Si riteneva che queste divinità venissero adorate dai pagani (contadini e abitanti delle campagne) durante alcune feste orgiastiche chiamate Sabbat o Esbat. Insieme a questi dei, nel sottosuolo vivevano anche altre figure non meno importanti come i giganti, gli gnomi, le fate e strani animali serpentiformi viventi negli abissi delle acque che, non a caso, sono legati ad antiche leggende riguardo ad una stirpe regale che regnò in alcuni Stati europei, una linea di sangue di Re taumaturghi capaci di ridare la vita ai morti…

Per quanto riguarda il Bafomet, invece, la sua descrizione ci viene dai verbali degli interrogatori dei templari da parte della S. Inquisizione.
Guillame Imbert, domenicano ed inquisitore di Parigi, scrive:
“…aveva la forma di una testa di uomo con una grande barba…i templari lo presentavano come l’immagine del vero Dio, dell’unico al quale bisogna credere”.
Sapendo che nel rituale di iniziazione veniva ordinato al neofita, aspirante cavaliere del Tempio di sputare sulla croce e di non credere che l’Uomo crocifisso fosse il vero dio, il redentore dell’umanità, ma solo un ladrone punito per le sue malefatte, allora c’è da chiedersi cosa rappresentasse Bafometto e se fosse uno di quegli dei adorati anche dai contadini del Medioevo.
Come avrete certamente notato, parlo di Dei e non di un Dio specifico, poiché la teogonia pagana non era monoteista ma prevedeva sempre un Dio e una Dea e mai un solo Dio o una sola Dea.
E’ ciò che Dan Brown chiama il Calice il femminino sacro o Graal) e la Lama (il mascolino sacro o excalibur n.d.r.).
Entrambi questi aspetti sono infatti opposti e complementari e si attraggono.
Come ho già scritto, la duplicità è una visione del mondo che, se vogliamo, risponde ad uno studio empirico di ciò che ci circonda. Infatti, la duplicità è sempre sotto i nostri occhi: la luna e il sole, la femmina e il maschio, il bianco e il nero, l’ombra e la luce, il bene e il male, la vita e la morte, la razionalità e le pulsioni…

Molte sono le ipotesi in campo per ciò che riguarda Bafomet, la testa di morto. Alcuni ritengono che sia una storpiatura del nome del grande profeta islamico, per altri sarebbe un nome in codice, per altri un’ invocazione magica alla Luna Nera, per altri ancora l’immagine del telo sindonico o un’opera alchemica…
Noi stessi avevamo lanciato un’ ipotesi sincretista tra il nome del grande profeta e quello del Battista (ricordate che molti cristiani veneravano la testa del profeta Giovanni, mozzata da re Erode). Entrambe le figure erano, infatti, degne di venerazione per molti cavalieri del Tempio; i templari avevano avuto un rapporto privilegiato con l’Islam.
Inoltre, Giovanni Battista è un’icona importante ancora oggi per i cavalieri di Malta (SMOM).

Come abbiamo scritto nel Dossier, l’adorazione delle teste di morto, dei crani che parlano e profetizzano è una manifestazione rituale della religione pagana dei celti che in Gallia, cioè in Francia, aveva una delle sue roccaforti. La religione celtica, come scrive l’abate Boudet sul finire del 1800, proveniva dall’India, culla del genere umano…..

Ricordatevi, amici e bloggers, di quando i militari di re Filippo fecero irruzione con la forza nel quartier generale del Tempio, la fatidica sera del 13 ottobre 1307, per arrestare i capi dell’Ordine.
A parte il fatto che non un templare mise mano alla fondina (e in questo senso si mostrarono ben poco cavalieri pronti a morire), ebbene, lì furono trovati 58 crani numerati, alcuni dei quali parevano essere molto piccoli, ed erano tenuti avvolti nel baucent bianco e nero, lo stendardo che per i templari rappresentava l’unione delle forze dualiste ed opposte (è un antica idea pagana quella per la quale la divinità è una sola ma ha due modi per manifestarsi. E’ tipico del pensiero pagano e successivamente gnostico considerare, per esempio, che Lucifero e Cristo siano le due facce di una stessa medaglia).

Se andiamo ai fatti del nostro tempo ci accorgiamo che la maggior parte delle osservanze neotemplari ha una velata tendenza al sincretismo, alla new age, alle tradizioni gnostiche e dualiste. Se guardate i loro siti, vedrete immagini del Papa o della Chiesa cattolica ma, contemporaneamente, immagini magiche ed esoteriche. Per voi o per noi questo, eventualmente, potrebbe essere definito con il termine ipocrisia, per usare l’espressione di papa Innocenzo. In realtà i neotemplari non fanno altro che applicare in maniera rude e semplicistica le originali concezioni dell’Ordine: avere un’immagine pubblica diversa ed opposta a quella privata. E’ ciò che Mandeville definì nel 1700 come “vizi privati e pubbliche virtù”.
Quella stessa immagine di duplicità è ben rappresentata dal sigillo del Tempio: due cavalieri su uno stesso cavallo, il secondo è nascosto dietro il primo e rappresenta gli impulsi sessuali e le forze magiche, è il mister Hyde che è nascosto dietro ad ogni dottor Jekyll!

Sappiate, inoltre, che alcuni gruppi neotemplari celebrano riti dualisti destinati a pochi, da non far conoscere al grande pubblico, perché non sarebbero compresi.
Il tutto, infatti, si svolge secondo le sacre parole di “non dare le perle ai porci”, dove per perle s’intende la sapienza iniziatica e i porci…beh i porci saremmo un po’ tutti noi che apparteniamo al “popolino, ignorante e cornuto”.
Ci sono, infatti, persone che, mettendosi un mantello bianco con croce vermiglia, si sentono trasformati, pensano di appartenere ad una società di èlite, ad una società iniziatica che schifa il volgo, che ha segreti da custodire e da tramandare (sic!).
In realtà, siffatte personalità appartengono a piccole associazioni culturali dedite alle gite fuori porta e a conviviali conversazioni del più e del meno, del tempo, del calcio e della casa al mare. Non c’è alcun segreto, né alcuna cerimonia che non sia stata appositamente costruita in tempi assai recenti.


Una volta smascherato il gioco, quindi, squarciato il velo dell’ipocrisia, cosa resta alla maggior parte delle osservanze neotemplari se non la classica sana riunione o, come la chiamano impropriamente loro, l’ agape in trattoria, al grido del motto, anche questo autentico e storicamente provato, di “bere e mangiare come un templare”?
Difatti, per molti neotemplari, “l’uomo non vive di solo pane”….ma anche di pizze, di abbacchi al forno, di prosciutti, mortadelle e meloni ma soprattutto di buon vino, di novello e di invecchiato nelle botti di rovere antico, da bere da soli e in compagnia in ogni occasione nella quale bisogna mettersi il mantello, mentre si traduce il bollo dell’auto, mentre si fa un meeting in un “modesto” hotel a cinque stelle, mentre si rilascia un’intervista e si dice di essere riconosciuti dalla Chiesa o di essere sullo stesso piano dell’Ordine di Malta, che l’Ordine è stato sospeso e che i massoni non capiscono niente…tanto per mortificare o, come ha detto uno scrittore molto apprezzato dal galantuomo Venceslai, per “martirizzare la memoria” di quegli autentici cavalieri del Tempio di Salomone che persero la vita per la loro fede pagana e dei quali molti si dicono eredi “nelle parole e nei fatti”!

Nella seconda parte approfondiremo in maniera interessante ed inedita da dove venga la testa adorata dai templari e in cosa consista il culto della Grande Madre, Nostra Signora…che porta Lena, cioè sollievo agli afflitti.

A voi tutti, amici, bloggers, curiosi e… semplici neotemplari un mio personale ed affettuoso saluto,

Michele Allegri

sabato 21 luglio 2007

LEGGENDE TEMPLARI E STORIE MEDIEVALI - PARTE II

Ben trovati a tutti, amici, bloggers e semplici curiosi,

vi ringrazio per la tempesta di e-mail che ci avete inviato. Mi dispiace se non ho risposto a tutti ma lo faccio ora, lanciando un unico messaggio: torneremo ad aprire i commenti, non preoccupatevi!
Ribadisco quanto ho già scritto e cioè che è inutile fare chiose su queste storie e leggende che circolavano in pieno Medioevo e che, non a caso, riguardano alcuni aspetti dell’esoterismo templare che era utile farvi conoscere, sempre nell’ottica del miglioramento nella comprensione di ciò che fu il vero Tempio.

Molti di voi mi hanno chiesto in che stato si trova l’ambiente neotemplare. Che dire?
E’ sempre più dimesso ed infiacchito: assomiglia tanto ad un uomo in sovrappeso e un po’ avanti con l’età che cerca di acchiappare una farfalla leggiadra.
Pensate, amici e bloggers che, secondo dati ufficiali e ministeriali, l’ambiente neotemplare conta, oggi, in Italia, non più di 700 iscritti. Alla faccia di quanti millantano, da nord a sud del Paese, di avere chissà quanti affiliati! Ma si sa che la politica del gonfiare i muscoli serve a far credere all’uomo della strada che bisogna mettersi in fila per entrare in qualche osservanza, perché, come dicono alcuni gran priori, non basta pagare mille e più euro per farne parte, occorrono doti particolari di saggezza culinaria in salsa pseudo-esoterica poiché non a tutti è concesso il privilegio ed l’ onore di appartenere per l’eternità al corpo d’elite del neotemplarismo italiano.

In realtà il fenomeno, almeno in Italia, sta avendo una battuta d’arresto.
In parte, molti cavalieri se ne stanno andando perché si accorgono che, come mi ha scritto il neotemplare Benito (non dico a quale Osservanza appartiene, onde evitare che ci siano ripicche contro di lui), “ i capitoli neotemplari sono scanditi dai ritmi delle mangiate, da cerimonie goliardiche filmate con la cinepresa dai parenti dei cavalieri e da gite scolastiche costose ed inutili poiché non si impara nulla di nuovo…”.
In parte, molti neotemplari si accorgono che alcuni gran priori, come è costume, ci marciano e ci mangiano su…
E’ la solita storia di poltrone, botteghe e pensioni integrative che si ripropone!
Ma questo è un altro capitolo che, se vorrete, apriremo più avanti, anche perché sono in molti a chiedermi di fare i conti in tasca a qualche gran priore, degno rappresentante di questa casta neotemplare nostrana, che ha dimostrato molta ignorance e molta arrogance sotto le ascelle (per usare una frase piacevole del nostro grande blogger Antonin). Ma c’è dell’altro.
Innanzitutto la Chiesa non perdona ai neotemplari la strumentalizzazione che essi fanno della religione cattolica, pensando così di aumentare gli iscritti. Come si sa, infatti, i neotemplari hanno una vera vocazione a modificare e a revisionare la storia per un loro tornaconto e questo è un fatto di malcostume che, pacatamente, ho segnalato in alcuni miei precedenti post. Pensate alla colossale balla della sospensione dell’Ordine del Tempio che, in spregio alla Chiesa, alcuni gran priori ancora ottusamente sostengono. Oppure osservate, cari amici e bloggers, come alcuni gran priori si sbraccino a prendere le distanze dalla massoneria, criticandola e sbeffeggiandola sui loro siti, facendo finta di non ricordarsi che il 90 % dei loro iscritti sono massoni. Ci sarebbe da ridere (o da piangere) per tali ed evidenti mistificazioni. C’è addirittura chi, neotemplare gnostico- cattolico filo papista-new-age-tradizionalista-filomassonico anarchico insurrezionalista di destra con pseudonimo satanico e gran priore del menga, si improvvisa giornalista e fa interviste a se stesso con l’intenzione di voler far credere che sul suo blog (che non visita mai nessuno) si rivelano degli scoop. Che pochezza! Che mezzucci per avere qualche adesione in più… e, visto che il gran priore del menga si è improvvisato anche scrittore e non disdegna da anni di seguire il mio blog e di criticare voi bloggers, gli dico apertis verbis: aspetto con ansia il suo libro e, ancor di più, aspetto di trovarlo in qualche libreria…. almeno di periferia. Si ricordi, però, di pagare qualche buona insegnante delle medie per fare le revisioni!

Ringrazio sempre e comunque tutti coloro che ci apprezzano poiché, con serenità e severità, da scrittori liberi ed amanti della verità quali noi siamo, abbiamo fatto luce su un fenomeno che nel mondo non conosce ostacoli, quello delle apertura di nuovi ordini self-styled neotemplari di tradizione palapratiana, cioè massonica e giovannita. Se, infatti, diminuiscono gli iscritti in Italia, aumentano, in Europa, i gruppi meno conosciuti.

Ma veniamo alla seconda parte delle nostre storie medievali.
Ancora una volta il tema che proponiamo si lega ai templari, all’Egitto e alla Grande Madre Iside, la vedova venerata e chiamata dai cavalieri Notre Dame, cioè Nostra Adam o Vergine Nera (si ricordi che i massoni scozzesi francesi, eredi dei templari, si sono sempre fatti chiamare figli della Vedova...)

“Tre cavalieri templari che sono partiti per fare la crociata, vengono catturati in Egitto dai musulmani. Condotti davanti al sultano, questi porta davanti a loro sua figlia Ismerie (crasi per Isis e Marie) per convertirli. Tuttavia, Ismerie, parlando con i tre templari, non solo non li converte ma chiede loro di mostragli la figura femminile che essi venerano. Allora, sono gli stessi angeli, Gabriele e Raffaele, a portarle dal cielo la statua della Vergine Nera. Gli angeli, poi, prendono i tre cavalieri e la giovane donna e li portano in Francia, assieme alla statua.
I quattro si mettono in cammino per la città di Laon e, durante la notte, si fermano presso una fonte d’acqua per riposarsi. Lì viene deposta la statua della Vergine Nera venuta dal cielo. Un pastore transita in quella zona e, ammalato grave, si ferma ad abbeverarsi a quella fonte e guarisce all’istante. I quattro viandanti, intanto, non riescono a proseguire il cammino, poiché la statua è diventata pesantissima. Tutto ciò viene interpretato dai quattro come il desiderio della statua di rimanere lì. I cavalieri templari e Ismerie decidono di costruire un santuario in suo onore poiché possa guarire con il suo potere, gli infermi e i malati".


Cari amici e bloggers, riflettete ancora una volta su questa leggenda che è legata al santuario, tutt’ora esistente, di Notre Dame de Liesse, tra Laons e Reims. Andate a visitarlo e tornerete più forti di prima.

Per chi vorrà andare quest’agosto a Lourdes, si ricordi che lì apparve la Madonna e che le acque sono miracolose, note per guarire molte patologie delle ossa. Ricordatevi altresì che, prima delle apparizioni della Santissima, il luogo era un santuario dedicato alla Vergine Nera d’Egitto, Iside. Come potrete vedere, se andrete, le acque provengono dal sottosuolo, dalla terra nera…

Con questo ho chiuso, vi auguro buone vacanze. Siate sereni e non dimenticate di cercare sempre la verità e, soprattutto, portate con voi una copia del Dossier…rileggetelo e scoprirete ciò che non avevate notato…

Un affettuoso saluto dai vostri Michele Allegri e Irene Sarpato